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SPIGOLATURE

 

di Luciano Scateni

 

 Stupri? Colpa delle donne, dice Chrissie

Un’ipotesi possibile nasce dalla biografia di tale Chrissie Hynde, cantante dei “Pretenders”, che ha nel suo affollato percorso di vita lavorativa anche il lavoro di commessa in un negozio di abbigliamento sex, dove deve averne visto di “belle”. La cantante americana si intrufola in un argomento più  grande di lei e, in assenza di contemporaneo contraddittorio, afferma che sarebbero le donne a incoraggiare gli stupratori con abbigliamenti e atteggiamenti provocatori. In risposta si sono fatti sentire migliaia di contestatori sui social network, ma il caso merita una riflessione specifica: l’idiozia della Hynde, in contraddizione con la sua militanza in un’importante organizzazione che difende i diritti degli animali, ricorda il tracotante maschilismo di qualche poliziotto che, raccogliendo la denuncia di giovani donne violentate, chiedono alla vittima “Dì la verità, confessa, ti è piaciuto eh?”

 

Gas  a volontà

Di tanto in tanto, specialmente in prossimità del freddo invernale, si leva perentoria, da vero ras, la minaccia di Putin di tagliare il contingente di gas riservato al fabbisogno del nostro Paese. Il ricatto tende a stabilire un rapporto di forza che l’Italia è costretta a subire nel timore, fondato, di dover fermare la produzione industriale, di costringere al buio milioni di cittadini, di infliggere un colpo mortale all’economia. Si capisce,  allora,  l’euforia dei vertici Eni per la scoperta, nel Mediterraneo, di un giacimento di gas, ampio quanto i maggiori del mondo, con i suoi potenziali 850 miliardi di metri cubi  e cinque miliardi e mezzo di barili d’olio. Tutta roba dell’Eni, che dovrebbe liberare l’Italia dalla schiavitù energetica o quanto meno ridurre la subordinazione alla Russia. IL problema è il rischio di inquinamento, sollevato dagli ambientalisti anti-trivelle. In risposta si replica che consentire la ricerca di gas e petrolio vale grandi vantaggi per l’economia italiana e l’occupazione. Deciderà il referendum? Altre volte la volontà espressa con le consultazioni popolari è stata poi disattesa.  

 

Lega every day

Il portale “change.org” nasce  per ricevere (già cinquantamila le adesioni) consensi all’appello che si pone l’obiettivo di espellere il leghista Buonanno, sindaco di Borgosesia, dal parlamento europeo. Il primo cittadino, lo ricorderete, ha proposto di circondare la “sua” cittadina con filo spinato elettrificato (“come si fa con i cinghiali”) per impedire l’accesso ai migranti. Buonanno è stato preceduto da analogo appello per Mario Borghezio (centotrentamila le firme). Sul nuovo caso e l’appello di Change.org, si registra una replica di Buonanno, non meno spocchiosa del primo annuncio: “Sono libero di pensare quello che credo e di fare ciò che ritengo opportuno”. Lo stesso Buonanno ha “benedetto” l’acquisto e il possesso di armi personali, che rischiano di provocare stragi, come avviene negli Stati Uniti, dove pistole e fucili si comprano come al supermercato.

 

Uva e vini, grande annata

Consolano la previsione di un raccolto straordinariamente copioso di ottime uve e il parere degli enologi, che annunciano un’annata favolosa per i vini italiani. Il caldo e i cieli tersi di quest’estate hanno accompagnato la maturazione anticipata dell’uva e sono viatico di pronostici, improntati all’ottimismo, sulla qualità dell’intera produzione vinicola italiana, sempre più accreditata a livello mondiale. E meno male, perché quanto succede alle coltivazioni di ulivi e limoni (malattie mortali delle piante) è davvero scoraggiante. Conseguenze: poco olio (e molto caro) e limoni, quelli che si salvano dal disastro, insufficienti a soddisfare la domanda (al costo fino a cinque euro al chilo), ma soprattutto il rischio della concorrenza per la decisione del nostro governo di consentire l’importazione di grandi quantitativi di olio tunisino, a prezzi molto bassi, per aiutare l’economia in crisi del Paese africano.        

(Marzo 2016)