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CAMPIONATO DI CALCIO DI SERIE A

 

di Luigi Rezzuti

 

Tra una partita e l’altra del campionato di Serie A, tra una partita di Champions League ed Europa League e gli impegni delle nazionali, da agosto ad oggi, sono trascorsi già tre mesi.

Dopo la campagna acquisti del Calcio Napoli, in parecchi, tra giornalisti, opinionisti e tifosi, affermavano che, con l’acquisto di Manolas dalla Roma, il Napoli aveva la coppia di difensori più forti del campionato. Intanto siamo la difesa più perforata forte.

Il centrocampo era già forte e, con l’innesto di Elmas, si è ancor più rafforzato.

L’attacco era quello dei “piccoletti”: Insigne, Mertens e Callejon.

In estate è arrivato Lozano, un calciatore che aveva segnato ben quaranta gol in 7 partite, finora ha segnato solo un gol.

Poi, dopo il mancato arrivo di Icardi, è arrivato il 34enne Llorente, un acquisto di ripiego, che tuttavia si è dimostrato importante. All’inizio della stagione agonistica 2019-2020 si vociferava che la Juve quest’anno non sarebbe stata capace di ripetere i campionati precedenti, perché sia L’Inter che il Napoli si erano rinforzati ulteriormente per contrastarla.

Oggi la classifica di Serie A ci fa capire che la Juve, l’Inter e la sorprendente Atlanta corrono e la strada per il Napoli si fa in salita.

Purtroppo la squadra si è ingrigita e il tifoso si chiede dove è finita quella che ha battuto, in Champions League, il Liverpool?

Per lottare al vertice bisogna subito invertire la rotta, finora non si è ancora visto l’effetto del dispendioso mercato, ma c’è ancora qualche speranza per l’accesso agli ottavi di finale della Champions League, vista la vittoria contro il Salisburgo.

Non si ha da sapere, ma crediamo che gli equilibri si siano rotti tra giocatori, allenatore e società, vedi Insigne mandato in tribuna, il chiarimento con l’allenatore e le dichiarazioni del calciatore che afferma: “La classifica ora non conta, conta solo alla fine, ora bisogna essere sereni e andare avanti senza sprecare energie”.

Poi ci sono i problemi di rinnovo contratti, vedi il caso Mertens su cui la società stenta a trovare un propositivo punto di partenza.

Intanto Mertens in un’intervista ad una emittente belga dichiara: “Se qualcuno non l’abbia capito ancora io sto benissimo al Napoli e non intendo andar via. Mi sento in gran forma, vivo il momento migliore della mia carriera ed ho intenzione di giocare bene, ancora per molto tempo.

Il momento, quindi, non è dei più felici e le assenze di partite per le Nazionali non hanno certo aiutato.

Infine i rapporti tra De Laurentiis e Ancelotti non sarebbero più idilliaci come un tempo, anzi tra i due ci sarebbe della tensione in questo momento con il tecnico deluso perché si sente in discussione.

Nessun litigio, ma un malcontento generale per l’avvio di stagione.

I risultati al di sotto delle aspettative, complice la sconfitta interna con il Cagliari e il pareggio a Torino, dopo quello in Belgio col Genk in Champions League. Una squadra senza identità e i problemi con Insigne hanno un po’ deluso De Laurentiis, che da Ancelotti si aspetta altro.

Al tempo stesso l’assenza di comunicazione della società per consolidare la posizione del tecnico agli occhi della stampa avrebbe indispettito Ancelotti, perché si sente in discussione.

L’addio anticipato a fine anno non sembra ormai così improbabile. La sintonia non c’è più, è cambiata, mutata da risultati che stentano a venire, come il cammino in Champions League del Napoli.

Inoltre il turnover troppo marcato con nove formazioni diverse in dodici partite.

insomma, contesta la mancanza di un’identità precisa nel suo Napoli e la interpreterebbe come una mancanza di idee chiare.

(Novembre 2019)