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CORE ‘NGRATO

 

di Luigi Rezzuti

 

Gli amori nel gioco del calcio non esistono, contano solo i soldi, tanti, troppi, difficilmente rinunciabili.

Cavani è voluto andare via, tra la delusione dei tifosi napoletani che si sono sentiti traditi da quel giocatore uruguaiano che mandava , ad ogni gol realizzato, bacetti ai tifosi, quel giocatore cui tanto piaceva andare a pescare nelle acque di Bacoli.

Oggi, magliette con il suo nome e statuette che si vendono a San Gregorio Armeno sono in svendita.

Ora che ha preferito giocare nel PSG, ora che ha preferito Parigi a Napoli c’è qualcuno che inizia a dire che, lasciando Palermo per Napoli, ha fatto un salto di qualità perché, da discreto, giocatore allenandosi e giocando con il Napoli, è riuscito a realizzarsi.

A Parigi non sarà certamente il beniamino dei tifosi ma sarà, come Lavezzi, un calciatore come tanti altri e non una prima donna come era a Napoli.

Il tifoso napoletano ha una caratteristica tutta sua: se non riesce ad amare un campione non riesce ad andare allo stadio per esultare e soffrire.

Adesso i tifosu sono pronti ad innamorarsi del sostituto di Cavani, alla prima azione spettacolare, al primo gol o alla prima dichiarazione d’amore verso i tifosi, verso la maglia del Napoli e della città.

Il tifoso del Napoli ama essere al centro dell’attenzione, non ama vivere nemmeno tiepidamente una partita amichevole.

La scelta di Cavani appare come un tradimento, ma quello che conta ora è dimenticare in fretta il “traditore” che, tre anni fa giunse a Napoli dichiarando di essere stato portato da Dio.

 Oggi, a Parigi, forse dirà che è arrivato nella nuova terra promessa …