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UNA STORIA COMMOVENTE

 

di Luigi Rezzuti

 

Miguel e Maria Garcia si sono conosciuti per le strade colombiane quando, entrambi senzatetto, erano tossicodipendenti.

Col tempo, a fatica, sono riusciti ad uscire dal tunnel della droga, cercando con tutte le forze di regalarsi, insieme, mano nella mano, una vita migliore.

Ma l’unica dimora che sono riusciti a permettersi è stata una fogna, sottoterra, proprio come si sono sentiti per anni a causa della triste dipendenza.

Questo però non ha arrestato la loro voglia di ricominciare e di farcela, contro tutto e tutti.

Una vicenda di sopravvivenza che racconta, non solo il disagio di una vita di stenti, ma anche la forza di resistere alle avversità e di vivere, sempre e comunque.

Oggi Miguel e Maria sono ancora lì, in quello scarico abbandonato, sotto la zona industriale della città. Anche se hanno ricevuto diverse proposte di ospitalità, hanno preferito restare lì, in quel “nido”, emblema della loro rinascita.

L’improbabile abitazione è talmente piccola da non consentire di camminare in piedi; eppure quella fogna è pregna d’amore, di tenerezza, di speranza.

I due sono riusciti ad usare al meglio tutti gli spazi disponibili: all’interno hanno un armadio, un letto ed un cucinotto; ci sono anche un piccolo ventilatore, una TV ed una radio; unico limite, l’assenza della doccia che li costringe ad usare dei secchi per far fronte alla cura della propria igiene personale.

Miguel e Maria non sono soli; con loro c’è il cane Blackie, che spesso viene visto dai vicini scorrazzare all’esterno del tombino, nel piccolo giardino attiguo, allietato da fiori, che, a Natale, vanta perfino un albero decorato a festa.

Una storia tenera ed incredibile, piena di dignità e di coraggio.

Miguel e Maria, nonostante tutto, sono riusciti a sopravvivere: portano addosso i segni della sofferenza, ma sanno di poter contare l’uno sull’altra e sulla compagnia, unica e fedele, del loro amatissimo amico a quattro zampe.

(Luglio 2020)