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Una giornata d’autunno   di Luigi Rezzuti   Stamane mi alzo più tardi del solito. Dai vetri della finestra guardo il cielo: non è più azzurro e non...
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E' ARRIVATA L’ESTATE   di Luigi  Rezzuti   Finita la scuola, è arrivata l’estate ed anche il giorno in cui Elsa e Lina rivedono il mare. Finalmente,...
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A Napoli nasce Foolers Village, il polo dell’innovazione per le nuove startup. Il progetto è firmato Università degli Studi di Napoli Federico II e...
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Quell’avventura di una notte di 50 anni fa   di Luigi Rezzuti   Il mondo si divide fra quelli capaci di avere l’avventura di una notte e quelli che,...
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SI E’ CONCLUSO IL CALCIOMERCATO ESTIVO 2022   di Luigi Rezzuti   Il 1° settembre 2022 si è conclusi il calcio mercato estivo, si riaprirà il 3 gennaio...
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In campeggio ad Ischia   di Luigi Rezzuti   Avevo diciotto anni e da diciassette, ogni anno, durante l’estate, andavo a villeggiare ad Ischia con la...
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MOGLIE IN VACANZA MARITO IN CITTA’   di Luigi Rezzuti   E’ un’afosa giornata di luglio: la città si è svuotata, la moglie è partita per le vacanze...
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MI SENTO OSSERVATO   di Luigi Rezzuti   E’ sabato pomeriggio, la prossima settimana è l’Epifania, devo comprare ancora tanti regali: per mia moglie, i...
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La D’Ovidio Nicolardi fa il pieno all’open day   di Annamaria Riccio   Grande affluenza di genitori e studenti che, in una piovosa mattinata di...
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LESSICO FAMILIARE   di Luigi Rezzuti   Come lo prendete voi il caffè? Amaro? Zuccherato? Io amaro. Vi assicuro però che un po' di zucchero lo...
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Pensieri ad alta voce

di Marisa Pumpo Pica

 

Le “Lettere al Direttore”

 

Un recente articolo dell’amico Sergio Zazzera ha come tema “Lettere al Direttore”, un altro di quei miti, che compaiono periodicamente nelle Rubriche, in questo nostro giornale. Si tratta di miti che egli, come sempre, individua, sornione, senza rancore per alcuno, ma con raffinata eleganza e che noi leggiamo e condividiamo, con divertita complicità.

In apertura scrive: “Una rubrica di “Lettere al direttore” è presente in ogni quotidiano e/o periodico che si rispetti, non soltanto a Napoli; qui, però, essa assume un carattere mitico, che mi sembra assente altrove”.

Nel suo conciso ma articolato ragionare, il nocciolo della questione è tutto lì, nel rilevare, fra le righe, quanto poco siano attendibili ed utili tali Lettere, stando alle firme dei lettori e ai contenuti dagli stessi espressi. 

E, infatti, sottolinea: “In buona sostanza, ci si trova di fronte a un rito, con la sua connotazione d’inutilità, che l’antropologia gli attribuisce; e si sa come la reiterazione del rito sia produttiva del mito”.

Di certo, caro Sergio, siamo stati tutti cultori di questo mito…

Ognuno di noi le ha sempre lette. Siamo andati a cercarle, talvolta anche prima degli stessi articoli, con grande curiosità ed aspettative, nella illusoria ricerca di verità innegabili ed inoppugnabili. Ma queste verità non le abbiamo mai scoperte tra le colonne delle succitate Lettere. Anzi esse ci sono apparse spesso stucchevoli e false e, ancor più, negli ultimi tempi, quando sono venuti a mancare quei nostri vecchi e grandi direttori di testate, che avevano fatto la gavetta, come suol dirsi, e ben conoscevano il loro mestiere.

Sì, lo riconosciamo, le abbiamo trovate stucchevoli e false.

Abiti su misura, confezionati dal direttore stesso, senza neanche il ricorso ad una buona sartoria…

Specchio delle proteste e delle segnalazioni dei lettori?

No. Specchio dei tempi. Specchio dei desideri, degli obiettivi, delle iniziative del Direttore.

Teatro aperto ai suoi amici, per ospitarli e tesserne le lodi nelle risposte.

Arena per i nemici, da attaccare e mettere al tappeto.

Queste, col tempo, sono diventate le Lettere al Direttore.

Un rito e un mito, come tu ben argomenti.

Peccato, però, che non rilevi come la rubrica Lettere al Direttore “presente in ogni quotidiano e/o periodico che si rispetti” non figuri su questo nostro giornale.E non figura perché Il Vomerese il rispetto dei lettori ha cercato di meritarlo sempre con la chiarezza e la trasparenza, avendo quale unica aspirazione quella di voler essere un giornale semplice, nella sua autenticità. 

(Ottobre 2020)

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