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Una giornata particolare

 

di Antonio La Gala

 

 

Una giornata particolare è il titolo di un film di Ettore Scola che racconta una giornata, particolare sotto l’aspetto esistenziale, personale, vissuta da due personaggi (interpretati da Sophia Loren e Marcello Mastroianni) sullo sfondo della giornata particolare vissuta a Roma per la visita di Hitler, nel 1938.

A quei tempi giornate particolari, “segnate dal destino” o “dalla Storia”, erano frequenti.

Una di esse fu quella vissuta a Napoli, in particolare a Fuorigrotta (“la storica zona Flegrea risorta per il genio di Mussolini”), il 9 maggio del 1940, sullo sfondo festosamente osannante a un regime che, appena un mese dopo, avrebbe  fatto precipitare gli osannanti nell’immane tragedia bellica.

Già da tempo in città c’era “una vibrante attesa” per l’imminente inaugurazione di importanti opere pubbliche.

Il primo maggio un treno della Cumana, con a bordo Prefetto, Podestà, Federale, autorità e tecnici vari, aveva inaugurato il nuovo tratto di linea sotterranea a Fuorigrotta, costruito per disimpegnare dalla vecchia linea in superficie la zona dove era sorta la Mostra Triennale d’Oltremare. Lungo il nuovo tratto di 1880 metri di galleria artificiale erano sorte ex novo due stazioni, quella di Leopardi e quella Oltremare.

L’8 maggio fu inaugurata la funivia da Fuorigrotta a via Manzoni.

La giornata veramente “particolare” fu il 9 maggio: ricorreva l’annuale della fondazione dell’Impero tornato sui colli fatali di Roma. La società di trasporto SEPSA decise significativi miglioramenti economici ai suoi dipendenti “in occasione del 9 maggio per solennizzare la data di fondazione dell’Impero che per volontà del Duce segna una tappa del più fervido sviluppo di Napoli”. La Commissione toponomastica “con voto unanime propose di denominarsi Galleria 9 maggio la galleria di Piedigrotta ricostruita”. “Autorità visitarono nuove opere sorte per un’imponente e degna sistemazione del Dopolavoro Ferroviario di Corso Garibaldi 394”.

Furono aperte moderne filovie da piazza Vittoria al Capo di Posillipo e da piazza Vittoria a Piazza S. Luigi, “dando un primo notevolissimo apporto alla invocata e opportuna sistemazione del servizio autofilotranviario cittadino”.

Inoltre furono inaugurate la nuova sede del Banco di Napoli in via Roma, il Collegio della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) Costanzo Ciano (poi sede della Nato di Bagnoli), l’Istituto Motori, ma soprattutto la Mostra Triennale d’Oltremare, inaugurazione alla quale intervenne anche il Re, da poco anche Imperatore. L’evento sanciva il ruolo della città e del suo porto, come punto di riferimento delle allora recenti conquiste coloniali dell’Italia in Africa.

Per la verità questo punto di riferimento si risolse nell’essere, da lì a qualche mese, il punto di partenza di migliaia di militari, inviati al macello in Africa, e il punto-bersaglio dei feroci bombardamenti alleati.

Oggi, meno ambiziosamente ma più utilmente, la Mostra serve per esposizioni e vaccinazioni anticovid.

I virgolettati di questo articolo sono ricavati dall’osannante quotidiano Roma di quei giorni.

(Ottobre 2021)