Il Risveglio
di Mariacarla Rubinacci
Apro la finestra, la luce mi abbaglia. Sì. Si comincia daccapo.
E allora, via con il programma, sì, ce l’ho. Il mio corpo si lava con l’acqua della ripresa, mi sento purificata. Ma la memoria si mischia all’attualità, non va dimenticata, anzi, va onorata per sentire scorrere fra le dita l’acqua che lava, le macerie di ieri schiacciano sempre l’animo, ma il profumo del risveglio oggi odora di speranza. L’incubo si è trasformato in storia, l’eternità l’ha copiata, ma ha finito di scrivere pagine di ombre.
E’ il tempo delle nuove conquiste e con esse arriva il progresso.
La luce mi abbaglia, la carezza del nuovo giorno mi arrossisce le guance, il sole si fa ribelle, si fa fluido, vuole prepotentemente far scorrere la sua vitale energia là dove la luna era rimasta di ghiaccio. Guardo questo sole, rischio la cecità per cercare la luce, ma mi sento folle, lì, alla finestra sul mondo che si risveglia.
L’incubo si disperde finalmente e gli occhi restano aperti, mentre allargo le braccia dopo il sonno perché ho lasciato il buio delle profondità. La pelle è fremente di ansia e il passo aspetta l’altro per avanzare sulla strada nuova. Allungo la mano, è forte, è viva, la protendo verso un’altra, insieme spazzeremo via le foglie cadenti e i nostri visi felici si arrossiscono di fatica.
Ecco, laggiù già vedo gemme colorate come sogni che si riaprono alla vita, sento l’eco del ritorno che torna con la sua cantilena stridente. E’ la vita che va verso nuove passioni per farsi cogliere da chi vuole coglierla.
Oggi è Natale e tutto è azzurro, i cuori rivolgono i battiti verso le anime affamate di pace, l’odore dell’incenso allarga le narici e gli uomini finalmente sorridono alla speranza. Sulla strada però c’è ancora un capo chino, non ha di che sperare, ma sa ancora attendere fiducioso una carezza, la nostra.
E’ Natale. Un Bimbo è nato, è nata la purezza che dovrà vigilare sugli istinti.
L’Amore sia il palpito essenziale per frenare quel vento che ancora vuole frantumare.
(Dicembre 2021)