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MI SENTO OSSERVATO

 

di Luigi Rezzuti

 

E’ sabato pomeriggio, la prossima settimana è l’Epifania, devo comprare ancora tanti regali: per mia moglie, i figli, i parenti, gli amici.

Sono in giro da questa mattina, adesso sono venuto in un grande Centro Commerciale, sperando di poter trovare qualche spunto, delle idee.

Ma cosa c’è ancora di originale oggi? Di fantasioso, di gradito?

Io ne ho già le scatole piene di questa Epifania, se non fosse per i figli.

Ovunque, ancora, le solite luci natalizie, i soliti addobbi, le canzoncine a tema, quel clima di falsa pace ed amicizia. Il solito rito che si ripete ogni anno, sempre uguale e sempre più noioso.

Ho già fatto due volte il giro di tutto il Centro commerciale, ho già visto le vetrine, adesso devo concentrarmi, devo darmi una mossa.

A Matteo comprerò un trenino della Lego, a Giorgia una trousse con i primi trucchi da bambina e a mia moglie una collanina e un braccialetto Pandora.

Entro ed esco dai negozi e mi sento osservato, sarà per il mio modo di fare, non certo in sintonia col clima di festa.

C’è una donna che mi guarda e mi segue a distanza, o forse mi sbaglio.

Provo a fermarmi davanti a una vetrina per vedere cosa succede, si è fermata anche lei, dall’altra parte del corridoio.

Non può essere un caso, vado avanti ancora un po' e poi entro in un negozio di scarpe, non devo comprare nulla, ma sono curioso di capire cosa farà.

E’ entrata anche lei, faccio finta di niente e mi aggiro tra gli scaffali, senza guardarla.

In realtà fisso lo specchio sulla parete che riflette l’intera immagine del negozio per spiare lei cosa fa e come è.

E’ una bella donna, alta, mora, elegante, finge di osservare un paio di scarpe, ma poi alza gli occhi verso lo specchio.

I nostri sguardi s’incrociano per un attimo, lei sorride, mi domando: perché mi sta seguendo? Chi è? Cosa vuole?

Esco dal negozio di scarpe e, pochi metri più avanti, entro in un altro, specializzato in lingerie da donna.

Mi metto a cercare un completino carino, oppure un body, per mia moglie.

Ne scelgo uno, mi volto e lei è lì, sta parlando con una commessa.

Non sento cosa sta dicendo ma è sorridente, gioviale, seducente nel modo di parlare, di gesticolare.

Forse è una mia suggestione, magari non è vero che sta seguendo me, la cerco distrattamente con gli occhi, non la vedo.

Se ne sarà andata, penso, era tutta una mia fantasia.

Consegno il completino alla commessa, che lo mette in una busta e mi accompagna alla cassa.

La donna è ancora in giro nel negozio, vado alla cassa per pagare, tiro fuori la carta di credito e sento che lei è dietro di me, anche lei in coda per pagare.

Non mi giro ma sento il suo profumo, un profumo francese, ne sono sicuro, mi piace molto.

Ritiro lo scontrino e, allontanandomi, sono costretto a passare al suo fianco.

Questa volta i nostri sguardi si incrociano più a lungo, mi sento fulminato dai suoi occhi, ma non abbasso i miei.

E’ stato uno sguardo penetrante, non mi sono mai sentito guardato in questo modo, mi volto per vedere se mi segue ancora. Sta uscendo adesso dal negozio, con un pacchetto tra le mani, magari è il regalo per suo marito o per l’amante, immagino.

Figurarsi se una bella donna non ha un uomo a cui fare un regalo!

Intanto, però, mi vede e si dirige lentamente verso di me. E adesso che faccio? - mi chiedo - sono con i regali per la mia famiglia, in un centro commerciale, tra un po' devo tornare a casa. Cosa mi invento?

Entro nella toilette, c’è un vecchio che si sta asciugando le mani.

Esco dal bagno, è fuori ad aspettarmi, mi guarda e non dice niente, neanche una parola.

La guardo e le chiedo: “Per caso ci conosciamo? Siamo stati fidanzati, da ragazzi? Siamo lontani parenti?”

Mi guarda, non parla e, sorridendo, mi dice: “Buon Anno.” E se ne va…

(Gennaio 2022)