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MUSTAFA’   di Luigi Rezzuti   Mustafà sta qua, Mustafà sta qua. Con questa voce si fa strada pian piano, sulle spiagge del litorale di Formia, la...
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  Le donne spagnole che hanno lasciato un segno nella storia di Napoli   Incontro con Yvonne Carbonaro per la Giornata Mondiale del Libro   Martedì...
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Prima era un’altra cosa   di Antonio La Gala   Fra i luoghi comuni più comini della nostra città luoghi comuni merita un posto d’onore quello che, con...
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UNA STORIA COMMOVENTE   di Luigi Rezzuti   Miguel e Maria Garcia si sono conosciuti per le strade colombiane quando, entrambi senzatetto, erano...
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Normalità……. È Sognare                                                      di  Mariacarla Rubinacci   La sera era ormai inoltrata, l’aria fresca...
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Il “Serraglio” del Vomero   di Antonio La Gala   A Napoli la parola “Serraglio” rievoca l’Albergo dei Poveri di piazza Carlo III perché, per un...
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LUISA RANIERI ATTRICE   A cura di Luigi Rezzuti   Luisa Ranieri la conosciamo per essere una famosa attrice italiana. Si è fatta le ossa da solo con...
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Spigolature   di Luciano Scateni   Voglia di tregua Scoppia la pace. L’Italia, il mondo intero, nelle piazze dei cinque continenti, si veste di...
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Nuovo centro sportivo e nuovo stadio   di Luigi Rezzzuti   Aurelio De Laurentiis lo ha più volte dichiarato: il centro di Castel Volturno non...
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INDRO MONTANELLI, TRA “MONUMENTI” E “FACCETTE NERE”   di Sergio Zazzera   Premetto che con Indro Montanelli ho avuto, da una cinquantina d’anni a...
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Spigolature

 

di Luciano Scateni

 

Habemus papam

e che papa!

 

L’intero pianeta dell’informazione si è giustamente appropriato di un evento inaspettato, di altissimo profilo giornalistico, di un ‘caso’ che chiarisce e coincide perfettamente con il significato di ‘scoop’, che ogni direttore di quotidiani e settimanali vorrebbe esibire: lunga, intensa, affascinante presenza di Papa Francesco nello spazio televisivo di ‘Che tempo che fa’. Per non perdere neppure una virgola del colloquio a distanza di Bergoglio con Fazio, non c’è che leggere i resoconti pubblicati dai media o recuperare il filmato su Rai Play. In poche righe si può solo proporre un campionario parziale di termini e tentare di definire la statura universale di Bergoglio: saggezza, solidarietà, lungimiranza, cultura, bontà, pacifismo, serenità, ottimismo, simpatia, empatia, tolleranza, accoglienza, sensibilità, umiltà, amore, altruismo, rispetto, comunicatività, elegante umorismo, fascino...

 

Buona, confortante, la notizia del Covid che sembra perdere virulenza e mutare in forme ‘più umane’ e che potrebbe presto ridimensionarsi a patologia stagionale, simile all’influenza. L’ottimismo ha una sua ragione perché nasce nel cuore dell’inverno, stagione potenzialmente soggetta a pericolose impennate di diffusione del virus. Di qui le previsioni della scienza di un auspicato recupero della normalità per la prossima primavera. E che dire^ Se son rose, fioriranno.

 

La classe non è acqua, tanto meno lo charme dell’avvocato Agnelli che ne ha lasciato a iosa in eredità. La prova ieri sera, sul tardi: in vista di osservare spazio e commenti Rai del Tg2 Sport dedicati al 2 a 0 del Napoli in trasferta a Venezia, abbiamo atteso, con infinita e non rassegnata pazienza,  il the end di conduttori e ospiti soggiogati dal fascino indiscreto della Juventus,  che ha monopolizzato la rubrica sportiva della televisione pubblica per una buona mezz’ora. I poveri protagonisti del meticoloso, dettagliato, pignolo racconto del 2 a 0 della vittoria juventina sul modesto Verona, hanno vissuto, con evidente disagio, l’onere di aggrapparsi a ogni minimo spunto per giustificare il tg sport a tinte uniche, in bianconero. Nel tentativo di ingannare i tempi di attesa abbiamo intuito che, nel rispetto del bon ton ereditato dall’Avvocato, i successori si sono imposti di non pubblicizzare l’estensione dell’impero mediatico della Fiat (giornali, Tv, radio) al segmento di informazione sportiva della Rai. La scoperta ha sollecitato un ovvio raffronto con le testate del gruppo Gedi. Nessuna sorpresa: per dire della ‘strabiliante’ vittoria della Juventus sui poveri veneti, il quotidiano confindustriale, comprato dagli Agnelli, ha usato il massimo carattere tipografico e il titolone domina il paginone di ‘Repubblica

(Febbraio 2022)

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