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DA NATALE A SANTO STEFANO   di Luigi Rezzuti   Dopo il successo di Bar Stella, per tre anni, appuntamento fisso della seconda serata di Rai 2,...
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Terapie digitali: innovazione fulcro della sanità del futuro   di Annamaria Riccio   Presentato il LIFT Lab come promotore di soluzioni che si...
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DE STEFANO IN MOSTRA AL MADRE   Giovedì 12 alle 17,30 al Museo Madre si inaugura una mostra di disegni inediti, realizzati da Armando De Stefano già...
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Il Medio Evo del Gambrinus   di Antonio La Gala   Il Gambrinus è una delle "glorie" riconosciute della nostra città. Anche le personalità più...
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CUIUS REGIO… (ovvero: meno male che c’è un Papa straniero)   di Sergio Zazzera   Antefatto n. 1: Nell’Enciclica Pacem in terris, il Pontefice Giovanni...
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In ricordo di Giulio Mendozza   di Marisa Pumpo Pica   E’ venuto a mancare all’affetto dei suoi cari il professor Giulio Mendozza, uomo di grande...
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Miti napoletani di oggi.82 I LUOGHI COMUNI   di Sergio Zazzera   Male intendendo il significato della locuzione, nel cortile di un condominio, nei...
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SHARING ART 2021   Mercoledì, 7 luglio, alle ore 18, in Via Civita, 5 Pompei, si terrà la conferenza stampa di presentazione della rassegna SHARING...
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UNA STAGIONE CALCISTICA STORTA   di Luigi Rezzuti    Durante il periodo precampionato tutti affermavano che questa stagione 2019/2020 sarebbe stata...
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 La grande Illusione   di Alfredo Imperatore   Marx ed Engels hanno formulato una dottrina che rappresenta l’evangelo dei “protestanti...
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Spigolature

 

di Luciano Scateni

 

Habemus papam

e che papa!

 

L’intero pianeta dell’informazione si è giustamente appropriato di un evento inaspettato, di altissimo profilo giornalistico, di un ‘caso’ che chiarisce e coincide perfettamente con il significato di ‘scoop’, che ogni direttore di quotidiani e settimanali vorrebbe esibire: lunga, intensa, affascinante presenza di Papa Francesco nello spazio televisivo di ‘Che tempo che fa’. Per non perdere neppure una virgola del colloquio a distanza di Bergoglio con Fazio, non c’è che leggere i resoconti pubblicati dai media o recuperare il filmato su Rai Play. In poche righe si può solo proporre un campionario parziale di termini e tentare di definire la statura universale di Bergoglio: saggezza, solidarietà, lungimiranza, cultura, bontà, pacifismo, serenità, ottimismo, simpatia, empatia, tolleranza, accoglienza, sensibilità, umiltà, amore, altruismo, rispetto, comunicatività, elegante umorismo, fascino...

 

Buona, confortante, la notizia del Covid che sembra perdere virulenza e mutare in forme ‘più umane’ e che potrebbe presto ridimensionarsi a patologia stagionale, simile all’influenza. L’ottimismo ha una sua ragione perché nasce nel cuore dell’inverno, stagione potenzialmente soggetta a pericolose impennate di diffusione del virus. Di qui le previsioni della scienza di un auspicato recupero della normalità per la prossima primavera. E che dire^ Se son rose, fioriranno.

 

La classe non è acqua, tanto meno lo charme dell’avvocato Agnelli che ne ha lasciato a iosa in eredità. La prova ieri sera, sul tardi: in vista di osservare spazio e commenti Rai del Tg2 Sport dedicati al 2 a 0 del Napoli in trasferta a Venezia, abbiamo atteso, con infinita e non rassegnata pazienza,  il the end di conduttori e ospiti soggiogati dal fascino indiscreto della Juventus,  che ha monopolizzato la rubrica sportiva della televisione pubblica per una buona mezz’ora. I poveri protagonisti del meticoloso, dettagliato, pignolo racconto del 2 a 0 della vittoria juventina sul modesto Verona, hanno vissuto, con evidente disagio, l’onere di aggrapparsi a ogni minimo spunto per giustificare il tg sport a tinte uniche, in bianconero. Nel tentativo di ingannare i tempi di attesa abbiamo intuito che, nel rispetto del bon ton ereditato dall’Avvocato, i successori si sono imposti di non pubblicizzare l’estensione dell’impero mediatico della Fiat (giornali, Tv, radio) al segmento di informazione sportiva della Rai. La scoperta ha sollecitato un ovvio raffronto con le testate del gruppo Gedi. Nessuna sorpresa: per dire della ‘strabiliante’ vittoria della Juventus sui poveri veneti, il quotidiano confindustriale, comprato dagli Agnelli, ha usato il massimo carattere tipografico e il titolone domina il paginone di ‘Repubblica

(Febbraio 2022)

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