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L’incendio tedesco dell’Archivio di Stato di Napoli nel 1943   di Antonio La Gala   Dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 i Tedeschi di stanza...
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Pensieri ad alta voce   di Marisa Pumpo Pica   Ci sono momenti, nella nostra vita, che lasciano il segno. Alcuni sono particolarmente gioiosi, altri...
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Ritrovare la memoria   di Gabriella Pagnotta   Giorni fa sono rimasta colpita da un articolo di Enzo Bianchi su uno dei mali del nostro tempo che...
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Miti napoletani di oggi.90 IL “RAGU’”   di Sergio Zazzera   Quello che piaceva a Eduardo «’o ffaceva sulo mammà»; a casa mia, una vecchia zia di...
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Ricordi di Napoli di Giustino Fortunato   di Antonio La Gala   Giustino Fortunato, poco più che ventenne, volle scoprire personalmente alcuni dei...
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MONICA VITTI COMPIE 90 ANNI   dI Luigi Rezzuti   Maria Luisa Cecinella, in arte Monica Vitti, l’attrice, che è un mito del cinema nazionale ed...
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CAMPIONATO DI CALCIO 2021-2022 IL NAPOLI DELUDE CLAMOROSAMENTE   di Luigi Rezzuti   Per il Calcio Napoli la speranza di vincere lo scudetto e...
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BENEFICI E SVANTAGGI DEI COMPITI A CASA   di Annamaria Riccio   Il lavoro scolastico svolto a casa è sempre stato un punto nevralgico che ha investito...
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LESSICO FAMILIARE   di Luigi Rezzuti   Come lo prendete voi il caffè? Amaro? Zuccherato? Io amaro. Vi assicuro però che un po' di zucchero lo...
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Liberty in casa del nonno   di Antonio La Gala   Le generazioni vissute o nate nei primi decenni del Novecento, che per molti di noi sono le...
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E’ TORNATA LA NORMALITA’

 

di Mariacarla Rubinacci

 

Ben tornata Normalità. Sono due anni che non ci vediamo. Cosa hai fatto? Dove sei stata?

Ah, io? Ho ben poco da raccontare. Casa…Chiesa… (come si dice), dove la chiesa erano i supermercati e la farmacia, tutti coperti da una mascherina FFp2 per non capire se nascondevamo un ghigno o un sorriso. In casa, avanti e indietro tra il tinello, la televisione, il divano, il letto. Un viavai di…assenze, soli sul balcone a fare un ciao striminzito alla famiglia affacciata sul balcone di fronte, soli senza poter abbracciare i nostri figli e nipoti. Soli aggrappati con frenesia allo smartphone che ci metteva in una comunicazione silenziosa, fatta di faccine ora ridanciane, ora rosse di rabbia, fatta di parole scritte. Chiusi in casa comunicavamo in modo virtuale, facevamo ginnastica in una palestra virtuale, cucinavamo scambiandoci ricette sempre virtuali. Ora possiamo stare vicini, vicini, fare una passeggiata tra la gente, andare a pranzo in un ristorante, andare al teatro, al cinema, allo stadio, finalmente ci assembliamo sugli autobus, in metropolitana e pensiamo; “E’ tornata la Normalità”.

(Giugno 2022)

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