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ADDIO AL NAZARETH

 

di Annamaria Riccio

 

E’ caduta come un fulmine a ciel sereno la notizia che lo storico istituto Nazareth al rientro dalle vacanze estive non riaprirà più.

Non riescono ancora a crederci i circa 500 alunni, i loro genitori, i docenti e il personale tutto della scuola paritaria Nazareth che fino a qualche giorno fa ha accolto alunni della materna, elementari, medie e superiori. Un grande e prestigioso istituto dove i piccoli ed i fanciulli più grandi si sono sempre sentiti accolti e protetti, una grande famiglia che negli anni ha consentito un’adeguata formazione e socializzazione per i giovani studenti vomeresi e non.

La scuola, nata nel 1956, ha sempre funzionato in maniera regolare dando un’immagine di serietà e alacrità ben distribuita nei vari settori disciplinari. Di proprietà della Congregazione Religiosa Dame di Nazareth, è stata portata avanti da un’amministrazione clericale affiancata anche da laici. E’ nell’ultimo decennio o poco più che la gestione è stata affidata a Il Maestro srl-Impresa Sociale che avrebbe dovuto versare regolarmente la quota affittuaria alla Congregazione, cosa questa che non è avvenuta, accumulando un debito addirittura di circa 258 mila euro. Dopo i numerosi solleciti, l’Impresa, non potendo far fronte a quello che è stato definito un Dissesto Finanziario, ha ceduto le armi chiudendo i battenti. Lo sgomento e la rabbia degli adepti è che non avevano assolutamente accennato ad un’eventuale crisi, addirittura accettando le iscrizioni ed i pagamenti delle future rette.

Le problematiche che vengono a porsi riguardano la perdita del posto di lavoro per i dipendenti e la mancanza di iscrizione per gli alunni in un periodo dell’anno in cui tutti i giochi sono già fatti, gli organici pronti e le classi formate. I genitori sanno bene quanto già non risulti semplice in situazioni regolari sistemare i propri figli secondo le condizioni più idonee alle esigenze personali che risultano assai delicate quando si tratta di minori, possiamo immaginare in questo caso.

Si spera quindi nella comprensione degli istituti di zona sia privati che pubblici, nella migliore accoglienza verso i ragazzi e magari il personale che si spera, possa essere gradualmente assorbito. Non è la prima volta che una scuola privata si trova a chiudere per svariati motivi, ma di sicuro non è mai successo in maniera così repentina e inaspettata.

(Luglio 2022)