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Quale idea di futuro?   di Gabriella Pagnotta     Sanremo – Giù le mani dalla musica dei giovani Ciò che mi preoccupa delle polemiche su Sanremo è...
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L’ANTICA ICONOGRAFIA DEL VOMERO   di Antonio La Gala   Le vecchie immagini di un luogo sono uno strumento per la conoscenza di quel luogo, dei...
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Pensieri ad alta voce   di Marisa Pumpo Pica   Le Frenesiadi - Sanremo Festival   Ebbene sì. I Greci, fra tanti giochi e feste, avevano le...
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WEEKEND SULLA NEVE   di Luigi Rezzuti   Tutto ebbe inizio con il weekend che Franco e Vanessa avevano deciso di fare in montagna. Partirono nel primo...
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Miti napoletani di oggi.94

Il “Patrimonio dell’Umanità” UNESCO

 

di Sergio Zazzera

 

L’ingegno e la fantasia dei napoletani sono universalmente noti: dunque, non desta alcuna meraviglia il fatto che Napoli abbia posto (ma, forse, sarà meglio dire “escogitato”) la candidatura al riconoscimento, da parte dell’UNESCO, di numerose sue realtà, quali elementi costitutivi del “Patrimonio dell’Umanità”. Fra le tante candidature – alcune delle quali già accolte –, ricordo il Centro antico, l’arte presepiale, san Gennaro, il dialetto, Pulcinella, la pizza, il caffè.


Dove sia il mito in tutto ciò, è presto detto: ricordate il passaggio della carrozza del gran cancelliere Antonio Ferrer, nel capitolo XIII dei Promessi sposi? e ricordate che «tutti, alzandosi in punta di piedi, si voltano a guardare da quella parte donde s'annunziava l’inaspettato arrivo. Alzandosi tutti, vedevano né più né meno che se fossero stati tutti con le piante in terra; ma tant'è, tutti s'alzavano»?

Eccolo qui, il mito: nel momento in cui la qualunque avrà conseguito il riconoscimento da parte dell’UNESCO, sarà come se a nulla esso sia stato accordato. Ed esserne privi costituirà sicuramente un elemento di distinzione.

(Dicembre 2022)

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