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Miti napoletani di oggi.83 IL “BASSO”   di Sergio Zazzera   Fino anche ai primi decenni del secolo scorso, nei palazzi signorili di Napoli era...
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IL CAMMINO DEL NAPOLI IN CHAMPIONS LEAGUE   di Luigi Rezzuti   La Champions League 2022-2023 è la 68° edizione, il torneo è iniziato il 21 giugno 2022...
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Il “Serraglio” del Vomero   di Antonio La Gala   A Napoli la parola “Serraglio” rievoca l’Albergo dei Poveri di piazza Carlo III perché, per un...
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IL MONDO DELLO SPORT CONTRO LA GUERRA   di Luigi Rezzuti   Il mondo dello sport prende sempre più le distanze dalla Russia, dopo la drammatica...
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Mattia Preti, arte e omicidi   di Antonio La Gala   Mattia Preti, uno dei maggiori pittori del Seicento napoletano e italiano, è noto ai vomeresi...
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Porta Reale, una porta girovaga   di Antonio La Gala   In via Toledo, sulla facciata di palazzo De Rosa, ad angolo con via Cisterna dell’Olio, sono...
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Gonsalvo Carelli da Ferdinando II a Margherita di Savoia   di Antonio La Gala      Nei primi decenni dell'Ottocento fiorirono a Napoli i pittori...
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Miti napoletani di oggi.94

Il “Patrimonio dell’Umanità” UNESCO

 

di Sergio Zazzera

 

L’ingegno e la fantasia dei napoletani sono universalmente noti: dunque, non desta alcuna meraviglia il fatto che Napoli abbia posto (ma, forse, sarà meglio dire “escogitato”) la candidatura al riconoscimento, da parte dell’UNESCO, di numerose sue realtà, quali elementi costitutivi del “Patrimonio dell’Umanità”. Fra le tante candidature – alcune delle quali già accolte –, ricordo il Centro antico, l’arte presepiale, san Gennaro, il dialetto, Pulcinella, la pizza, il caffè.


Dove sia il mito in tutto ciò, è presto detto: ricordate il passaggio della carrozza del gran cancelliere Antonio Ferrer, nel capitolo XIII dei Promessi sposi? e ricordate che «tutti, alzandosi in punta di piedi, si voltano a guardare da quella parte donde s'annunziava l’inaspettato arrivo. Alzandosi tutti, vedevano né più né meno che se fossero stati tutti con le piante in terra; ma tant'è, tutti s'alzavano»?

Eccolo qui, il mito: nel momento in cui la qualunque avrà conseguito il riconoscimento da parte dell’UNESCO, sarà come se a nulla esso sia stato accordato. Ed esserne privi costituirà sicuramente un elemento di distinzione.

(Dicembre 2022)

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