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IL CARNEVALE IN ITALIA

 

di Luigi Rezzuti

 


Il Carnevale è una festa molto antica, risale al periodo Paleolitico, quando durante i riti magici gli stregoni si adornavano con piume e sonagli e si coprivano il volto con maschere dall’aspetto terrificante per scacciare gli spirti maligni. Oggi il Carnevale è una festa all’insegna del divertimento, dello scherzo, del gioco, della spensieratezza, e dell’allegria. Varie sono le attribuzioni sulla etimologia della parola “Carnevale”, la più comune lo farebbe derivare dal latino “carnem levare” popolarmente tradotto “carne.vale” a indicare l’ultimo banchetto a base di carni che si teneva subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. Il Carnevale non ha una data fissa: ogni anno dipende da quando cade Pasqua. Il periodo di Carnevale, infatti, inizia la prima domenica delle nove che precedono quello di Pasqua.


Raggiunge il culmine il giovedì grasso e termina il martedì successivo, ovvero il martedì grasso, che precede il mercoledì delle Ceneri, inizio Quaresima. Durante questa festa è d’obbligo mascherarsi per rendersi irriconoscibili. Il proverbio dice: “una volta l’anno è lecito impazzire. Il mese di febbraio colora l’Italia con mille sfilate in costume e carri allegorici. Ogni regione festeggia il Carnevale a suo modo, ma colori e voglia di divertirsi accomunano le feste di tutto lo Stivale. E’ quasi impossibile elencare tutte le manifestazioni che si svolgono nelle migliaia di cittadine e borghi d’Italia. Qui di seguito ne  riportiamo solamente alcuni: a Venezia, ad esempio, si festeggia uno dei “Carnevali£” più famosi del mondo, dove regnano sfarzo e costumi bellissimi, a Viareggio, invece,  sono i carri allegorici a rendere tutto magico, così come  a Cento gemellato con il Carnevale di Rio de Janeiro, caratterizzato da carri allegorici che si issano oltre i 20 metri di altezza. Ma la vera caratteristica è la  tradizione del gettito, che poco o nulla ha a che vedere con quello fiscale, e che invece consiste nel lancio da parte dei figuranti che stanno sopra i carri in movimento, di oggetti e gadget coem palloni, peluche ecc. fra i carnevali più belli, quello di Ronciglione nel Lazio, ricco di eventi, sfilate e tradizioni. Si inizia con la Cavalcata degli Ussari, che rievocano la difesa da parte di questi cavalieri dello Stato Pontificio, si prosegue con le “Corse dei Barberi” dette anche “Corse a vuoto” in quanto si tratta di corse di cavalli senza fantini. Infine, tra i vari festeggiamenti, spicca la “Pilatata dei Nasi Rossi”. I Nasi Rossi sono maschere che rappresentano i devoti a Bacco dio del Vino, figure dissacranti che, nella pilatata inneggiano canti a favore del vino, della tavola e della vita dissennata. A Putignano si lavra nella “Fabbrica dei Giganti di Carta” con i maestri “cartapestai” che si danno battaglia nell’affermare la scuola di Putignano. Anche il carnevale di Putignano è considerato uno dei più antichi d’Europa. Secondo la tradizione a partire da gennaio in occasione della festa di Sant’Antonio Abbate, ogni giovedì viene dedicato ad una categoria di strato sociale, tra satira e divertimenti. Si parte con il Giovedì dei Monsignori e di seguito quelli dei preti, delle Monache, delle Vedove, dei Pazzi, delle Mogli e, infine, il Giovedì dei Cornuti. In questa ultima occasione, particolarmente simpatico è il rito del taglio delle corna. Il Carnevale di Milano detto anche il carnevale di Sant’Ambrogio ha uno svolgimento un po' originale, nel senso che allorquando tutti i carnevali finiscono, qui inizia! Il Martedì grasso, infatti, non sancisce la fine del carnevale, che si posticipa di una settimana. Questo perché in occasione, proprio al tempo di Sant’Ambrogio, prima di iniziare i riti quaresimali si volle attendere il vescovo di Milano che ritornava da un pellegrinaggio.

(Febbraio 2023)