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NON C’E’ PIU’ TEMPO

 

di Mariacarla Rubinacci

 

 Da perdere.

Irriverente, sfidante dei leader del mondo, inermi a non frenare il cambio climatico, con i suoi sedici anni, Greta Thunberg, è l’attivista svedese che, in prima linea, ha iniziato un’eroica crociata presentandosi al mondo con un cartello di legno.

Skoltrej for klimate” lo slogan, il grido di battaglia a raccolta dei giovani che hanno aderito con tutto il loro entusiasmo, a far sciopero ogni venerdì.

Con il suo sguardo pungente, cominciò a mostrare un ferreo impegno attraverso la sua voce, puntando il dito verso l’incompetenza degli adulti, preferendo rivolgersi ai giovani, al domani del mondo di cui anche lei fa parte, affinché si generasse un movimento di resistenza e rivoluzione culturale.

Con quel cartello iniziò a dire al mondo che il cambio comportamentale era ormai necessario, che la salvaguardia dei beni naturali dipendeva dall’umanità, che invece continuava essere la predatrice egoista, senza curarsi dove portasse lo sfrenato sfruttamento.

Oggi, nel 2023, non c’è più tempo da perdere.

L’acqua scarseggia, non piove, non nevica, l’inverno si veste di primavera, l’estate arroventa il Pianeta, la terra soffre di aridità, le culture muoiono sul nascere, i virus dilagano. I fiumi hanno una portata d’acqua ai limiti, affiorano i loro greti di sabbia e di ciottoli, mostrano pesci agonizzanti, mentre, senza irrigazione, i campi pronti per la semina giacciono come giganti stremati, senza avere forza sufficiente per la crescita di nuovi germogli. I ghiacciai si sciolgono senza poter accumulare le giuste riserve di neve. Il futuro sta già scrivendo i suoi tristi messaggi.

E’ tempo dunque che anche noi alziamo un cartello di legno per uscire dal torpore della nostra quotidianità, fatta di indifferenza e di sguardi voltati da un’altra parte. Certo che non siamo leader del potere, ma siamo leader delle nostre case, della nostra vita fatta di abitudini che non hanno più risposte.

E allora tentiamo invece di rispondere al drammatico appello che la Natura ci sta lanciando attraverso segnali sconvolgenti. Impariamo, come piccolissimo esempio, a non sprecare l’acqua, l’oro bianco della vita, ascoltiamo e mettiamo in pratica i consigli che già corrono nell’etere per imparare a guardare con rispetto i doni che la Natura ancora ha da darci, malgrado. Siamo una goccia, scusate l’analogia, nel mare dell’indifferenza, ma tante gocce fanno una pozzanghera, tante pozzanghere fanno un invaso, tanti invasi fanno riserva e sicurezza. Diventiamo nel nostro piccolo, altrettante Greta, assumiamo nel nostro quotidiano l’atteggiamento consapevole che non c’è più tempo da perdere.

(Marzo 2023 - Gli articoli vengono riprodotti quali ci sono pervenuti)