IN UN PAESINO SPERDUTO DI MONTAGNA
di Luigi Rezzuti
Quello che sto per raccontare non esce da una bella penna di un autore di storie romantiche, ma dalla realtà, che, in fatto di storie, sa come superare di gran lunga ogni più fervida fantasia. Tanti anni fa, in un paesino sperduto sulle montagne dell’Avellinese, una ragazzina, appena adolescente, sta vivendo i primi batticuori per un ragazzo di poco più grande di lei. I due si conoscono appena, egli la segue in bici quando lei, accompagnata dalla madre e dalle sorelle, ogni giorno raggiunge la sarta da cui prende lezioni di cucito. Si guardano, nulla di più è concesso a quel controllo serrato e severo. Egli, da ragazzo innamorato, cerca, come può, di catturare immagini di lei e impressionarli su fotografie, su cui, poi. appone dei pensieri in libertà. Lo stesso fa su fogli di carta che conserva gelosamente e su di essi scioglie tutta la poesia di un amore puro e dolce, che trattiene dentro di sé. Ma intanto qualcuno coglie i segni di quel sentimento appena nato e il padre di lei gli intima di abbandonare immediatamente ogni aspettativa. La loro è una famiglia troppo povera per pensare di dare la ragazza in moglie a uno che non se la passa certamente meglio. E così lei, col cuore infranto, dirà a quel ragazzo che continua a seguirla ogni giorno, di dimenticarla per sempre, se non vuole che suo padre intervenga più duramente. Lui obbedisce, perché l’unica cosa che non vorrebbe è farle del male, e parte. Va a cercare lavoro a Milano. Lì troverà una donna che diventerà sua moglie e madre dei suoi figli. Lei, dopo qualche tempo, sposerà un uomo con cui vivrà un’intera vita di felicità ed amore. Passano gli anni, alcune decine, sessanta, per la precisione, quando lui, da vedovo, torna al paese. Chiede di lei, non l’ha dimenticata, scopre che è rimasta vedova da poco, e allora chiede il suo numero di telefono e un giorno, domato il cuore che batte forte, la chiama. Lei è titubante, forse all’inizio neppure se ne ricorda e, comunque si fa coraggio e accetta di incontrarlo. Il tempo ha trasformato i loro corpi, ha inciso rughe sui loro volti, ne ha scolorito i capelli, ha appesantito gli sguardi, ma ha lasciato intatta quell’emozione che, molti e molti anni prima, era stata bruscamente interrotta. E, in più, per lei il tempo aveva in serbo una sorpresa del tutto inaspettata: un pacchetto di scatti che la ritraevano ancora così giovane e bella e, sul retro, le parole che lui non aveva potuto rivolgerle, i sentimenti che non aveva potuto esprimerle. Le aveva custodite gelosamente, perché, nel più profondo del suo cuore, non aveva mai smesso di pensare a lei. Preso atto del fatto che questa volta non avevano nessun valido motivo per opporre un diniego né di attendere ancora così tanto a lungo, dopo che ognuno aveva attraversato un’intera vita, fatta di mille altre cose. La difficoltà adesso diventa quella di superare il senso del pudore che di per sè non contemplerebbe che, alla soglia degli ottant’anni, si torni a vivere le passioni di un’adolescenza. Lui, nonostante tutto, mostrava ancora la pazienza di aspettare che in lei maturasse la scelta di seguirlo in un paesino poco distante da quello in cui ha vissuto in questi anni, per sperare di poter percorrere assieme tutti i passi che la vita intende ancora concedere loro. Pochi, rispetto a quelli che in realtà avrebbe desiderato, ma per sempre meglio di niente. E’ premuroso e la raggiunge spesso, la porta a cena fuori e l’accudisce come può. Pare addirittura che, quando lei è stata operata alle cataratte, anziché con il convenzionale e scontato mazzo di fiori, lui si sia presentato al suo capezzale con un cesto ricco di tutte le prelibatezze del suo orto, coltivate con la stessa dedizione che ancora rivolge a lei. Ormai in paese tutti conoscono la loro storia e anche il figlio di lei sarebbe felice di saperla in compagnia di un uomo che la ama profondamente, solo che, per ora, quel senso di pudore è più forte e le impedisce di cedere alla tentazione di raggiungerlo. Ma è felice: chi la conosce giura di leggerle sul suo volto un guizzo di rinnovata allegria e di vitalità che solo un amore impermeabile al tempo e allo spazio poteva restituire. Ed è tutta qui la magia di questa storia nella luce, bella e radiosa, che infonde ai suoi ottuagenari protagonisti. L’emozione di sapere che da qualche parte, neppure troppo lontano, si stia consumando una storia così romantica, a dispetto di tutte quelle in cui il senso vero dell’amore viene quotidianamente mortificato e svilito.
(Luglio 2023)