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A NAPOLI UN NATALE SENZA LUMINARIE

 

di Luigi Rezzuti

 


A Napoli il Natale ha un’atmosfera magica. I vicoli, le strade, i presepi, gli odori, le voci, le luci, le luminarie… vedere Napoli al buio per la prima volta al ponte dell’Immacolata, senza luminarie natalizie, è una brutta immagine che si accompagna alla totale assenza del governo della città. Perché non sono state messe le luminarie di Natale? Mancano i soldi? No, le casse comunali sono abbondanti, con tutti i turisti venuti a Napoli la tassa di soggiorno ha portato molto soldi che debbono essere impiegati proprio per l’immagine della città. Perché, allora, non è stata programmata a tempo l’installazione delle luminarie? Per mancanza di amore ed impegno per la città? ma forse non solo. Come mai il comune di Napoli non ha impiegato la somma cospicua messa a disposizione tempestivamente dalla camera di Commercio di Napoli? Perché non è stata fatta la gara di appalto per l’affidamento del servizio visto che la somma messa a disposizione era cospicua che lo imponeva? Corrisponde al vero che si è arrivati sotto sotto al Natale per non spendere quelle somme? Sono forse maldicenze, ma sta di farro che le luminarie non sono state installate. Se questo lo si poteva accettare quando si “friggeva il esce con l’acqua” per mancanza di soldi, ai tempi del “grasso che cola” tutto ciò è inaccettabile. Ma basta camminare per Napoli per rendersi conto di una città con un doppio volto, senza armonia ed anima: da una parte, i napoletani, il popolo, i turisti che sull’onda del riscatto di Napoli animano le strade, dall’altra parte un governo locale inesistente da ogni punto di vista dei servizi. E’ come un’orchestra sinfonica senza direttore d’orchestra. Chi l’ha visto il direttore? Ormai sembra una partita persa, il potere non è al servizio della città e del popolo. C’è buio a San Giacomo, come nelle strade di Napoli.

Adda passà ‘a nuttata, direbbe il Maestro.

(Dicembre 2023)