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QUANDO LE DONNE NON SI ARRENDONO     (Giugno 2024)
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Il paesaggismo napoletano   di Antonio La Gala   La pittura napoletana prodotta fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento viene  biasimata...
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La più antica religiosità dei Vomeresi   di Antonio La Gala   Qual era la religiosità dei primi abitanti delle alture vomeresi? Non lo sappiamo,...
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IN AUMENTO I DISTURBI ALIMENTARI

 

15 marzo: Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata ai Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione

 

di Annamaria Riccio

 

Come riportato nella survey nazionale Ministero della Salute 2019-2023 in tre anni i disturbi alimentari sono più che raddoppiati. Nel 2019 i casi di disturbi alimentari intercettati erano stati 680.569, nel 2022 1.450.567. Complice anche la pandemia che ha giocato un ruolo rilevante. La situazione è particolarmente critica per la fascia di  età compresa tra i 12 e i 18 anni.

Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, infatti, negli ultimi anni si è assistito a un preoccupante abbassamento dell’età di esordio di tali disturbi che, nel nostro Paese, colpiscono circa 3 milioni di persone (il 5% della popolazione italiana) e che, nell’ultimo anno, hanno raggiunto i giovanissimi tra i 12 e i 25 anni di età[1]. In Italia circa il 14% dei bambini fra i 4 e i 14 anni è in sovrappeso o obeso e lo sarà anche da adulto dal 30 al 60% dei casi. La prevenzione precoce diventa, dunque, fondamentale per modificare gli stili alimentari sbagliati già nei primi anni di vita.

Ma quali sono i disturbi alimentari più diffusi? Anoressia, cioè la forte restrizione nell’assunzione del cibo con una visione distorta del proprio corpo. Bulimia, con l’assunzione smodata di cibo e con la conseguente compensazione di usare lassativi o procurarsi il vomito. Binge Eating, ovvero saltuarie grandi abbuffate. Tutti questi disturbi, eliminabili con una corretta alimentazione, possono essere affrontati con l’aiuto di professionisti, sia a livello psicologico, per eliminare le cause scatenanti, sia dal punto di vista nutrizionale, per incanalare verso un’adeguata abitudine alimentare.

Si è resa, quindi, necessaria una maggiore focalizzazione verso le fasce di età più sensibili ai disturbi in questione, iniziando dalle scuole. Le tematiche alimentari sono state sempre trattate, sia a livello curricolare che progettuale, ma vista la dilagante piaga sociale, alcune associazioni e start up (Nutrimente, VIK School, Lactalis) hanno dato il via ad una campagna di sensibilizzazione, fornendo ai ragazzi un modulo didattico sui temi della sana alimentazione, sugli aspetti emotivi connessi al cibo, sull’educazione e l’ascolto del proprio corpo, contribuendo a creare una generazione consapevole e sana.

(Marzo 2024)

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