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Era una mattina di “primavera”   di Mariacarla Rubinacci   La Terra quando arriva la stagione del risveglio dopo il letargo invernale, mi fa toc toc...
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CALCIOMERCATO ESTIVO 2022   di Luigi Rezzuti   Il consiglio della Federcalcio ha votato all’unanimità  i termini di tesseramento per la prossima...
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Il Papa prega per i giornalisti   di Luciana Alboreto   6 maggio 2020: dalla Cappella di Santa Marta giunge la preghiera del Pontefice ai...
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Spigolature   di Luciano Scateni   Sanremo, evviva (pardon è un lapsus) ci siamo. L’Habemus Papam ha riscontri mediatici, pari e forse leggermente...
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UNA STAGIONE FALLIMENTARE

 

di Luigi Rezzuti

 

Una stagione a dir poco fallimentare, quella della squadra del Napoli, ma nel mirino della critica sono finiti non solo i calciatori. Con il cambio di tre allenatori e con le scelte di mercato che hanno lasciato a desiderare, è evidente che le colpe non siano solo dei calciatori in campo, per la scarsa collaborazione e coesione tra loro. Il malessere è stato su più fronti. È crisi totale in casa Napoli, una situazione ormai irreversibile, che può essere corretta solo a fine stagione con un’inevitabile rivoluzione. La strada è tracciata: tagliare i rami secchi, quelli privi di “stimoli e fame” per fare spazio a giocatori affamati e ambiziosi. Che siano profili già di proprietà della SSC Napoli, come Elia Caprile, Michael Folorunsho, Gianluca Gaetano e Walid Cheddira o anche altri acquisti veri e propri da cui bisogna ripartire davvero, come il sostituto di Victor Osimhen destinato all’addio e con cui ADL finanzierà la prossima campagna estiva salvandosi dal disastro della mancata qualificazione in tutte le competizioni della prossima stagione 2024/2025. Il crollo del Napoli è stato imprevedibile, non l’avevamo previsto, non è giustificato né da cambi né dal mercato, è possibile vincere ma diventa più complicato ripetersi. Inoltre, mettendo insieme la stessa squadra, perché è praticamente la stessa squadra, e cambiando due o tre pedine, ma cambiando completamente preparazione, tecnica, empatia con l’allenatore, allora vengono meno caratteristiche e qualità che fanno  differenze colossali tra la splendida cavalcata dello scorso anno e la deludente prestazione di quest’anno. Questa caduta verticale è evidente che sia responsabilità diretta dei calciatori che, purtroppo, sono considerati sempre e soltanto vittime e non protagonisti del proprio destino. Non credo all’idea di un calciatore che, in mancanza di un rinnovo, giochi male per far dispetto, farebbe un dispetto a sé stesso. De Laurentiis ha ammesso le sue responsabilità in una annata da dimenticare che ha, di fatto, cancellato la magica stagione dello scudetto. Un solo uomo al comando, ha sbagliato sul mercato, sui rinvii e nella guida tecnica. Il futuro, oggi, resta un mistero. Dalle stelle alle stalle nell’arco di pochi mesi. Mentre nel maggio 2023 il Napoli festeggiava il terzo scudetto ora si ritrova a fare i conti con una stagione deludente, in cui  gli obiettivi sono falliti. Nel calderone dei colpevoli finiscono tutti, a partire dal presidente, capace di aver rilevato il club partenopeo in pieno fallimento, nel 2004 e di averlo riportato sulla vetta d’Italia in neanche 20 anni, giungendo, però, anche a vanificare quanto di buono aveva  costruito con un’annata caratterizzata da scelte molto di contratto del contratto discutibili. Il fallimento della gestione post Spalletti è iniziato con giocatori scontenti e un mercato sbagliato, rinnovi di contratti rinviati e il prolungamento di contratto  all’unico giocatore, Osimhen, che andrà via. Anche la scelta di Rudy Garcia si è rivelata un errore, così come il ritorno di Mazzarri e l’arrivo di Calzona. Tutte decisioni, la cui responsabilità va attribuita al presidente. Adesso si avrà sicuramente un mercato estivo di grandi cambiamenti. Sono previste tante cessioni ad iniziare da Piotr Zielinski, dopo otto stagioni il contratto scade a giugno e vestirà la maglia nerazzurra. Poi c’è Osimhen e De Laurentiis è pronto ad incassare la cifra record di 130 milioni di euro. E ancora qualcosa cambierà tra il reparto difensivo e il centro campo in quanto sulla lista cessioni troviamo Ostigard, Natan, Dendoncer, Traoré, Lindstrom, Cajuste e forse uno  dei due, tra Raspadori e Simeone.

Intanto arriva la notizia da Rai Sport, secondo cui “Antonio Conte avrebbe accettato sia la proposta economica di un triennale da 6,5 milioni che quella progettuale del club azzurro. L’allenatore ex Juventus e Inter sarebbe pronto a ripartire dopo un anno sabbatico.” La notizia èstataconfermata dal giornalista napoletano Ciro Venerato del TG Sportdella Rai. “Giorni di attesa   per   Antonio Conte. Dopo aver reso pubblico il suo assoluto entusiasmo per la scelta napoletana attende una mossa ufficiale dal club azzurro sul Napoli e la strategia da adottare. Talmente chiaro che poco tempo fa ha rifiutato una mega offerta dall’Arabia Saudita” ha sottolineato il noto esperto di mercato sportivo della Rai. 

(Maggio 2024)

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