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RIAPRE LA CACCIA, INIZIA LO SCEMPIO

 

di Luigi Rezzuti

 

Si è aperta in tutta Italia la stagione venatoria, otto italiani su dieci sono contrari e subito sono partite una serie di ricorsi contro i calendari venatori.

Ambientalisti e animalisti sono in guerra contro quella che definiscono la strage di milioni di volatili ma nonostante ciò c’è stata la preapertura già dai primi di settembre per le condizioni favorevoli.

Sembrerebbe che la fauna gode di ottima salute per 14 specie, a tal proposito il presidente dei Lipu-birdild Italia dichiara: “La riapertura  della caccia è ormai una regola e non un’eccezione”.

In Puglia e in Campania si spara alla Quaglia, nelle Marche al Colombaccio, nella Pianura Padana si caccia alla Marzaiola, in Friuli, Venezia Giulia , nelle Marche e in alcune regioni della Toscana le Marzaiole sono cacciabili già dal primo settembre.

Molte regioni non rispettano le norme europee e spesso è intervenuto il TAR sospendendo la caccia.

Sono a rischio anche i calendari venatori in Sardegna e nel Lazio, un corteo di circa 1000 persone è sfilato per le vie di Firenze in rappresentanza di coloro che si dichiarano contrari a questo sport.

Ci domandiamo se questa barbarie è sport?, è un passatempo?, è tradizione?, serve a qualcosa?.

In questo periodo oltre ai 7500  cacciatori si aggiunge anche il bracconaggio sempre più dilagante, anche se le norme europee prevedono la massima tutela della specie durante la fase migratoria.

Il Wwf dichiara : “Tutti possono fare qualcosa, infatti sul network partono gli appelli al presidente Letta e al ministro dell’ambiente Orlando per dire no alla caccia selvaggia e chiedere alle istituzioni e ai cacciatori il rispetto delle leggi italiane ed europee per la tutela della fauna selvaggia e della natura, ricordando loro che è un dovere e un obbligo verso l’Europa e la comunità internazionale