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NAPOLI-MARSIGLIA 2-1: LA SCONFITTA DI ROMA E’

GIA’ RISCATTATA

 

di Bruno Marchionibus

 

Non è facile affrontare una stagione dovendo competere su più fronti; si gioca ogni tre giorni e non c’è possibilità di abbassare la tensione nemmeno per un attimo. Tuttavia il doppio impegno settimanale ha anche un aspetto positivo, permettendo di mettere subito alle spalle una sconfitta con un buon risultato. E questo è quello che è riuscito a fare il Napoli di Benitez, che dopo il primo ko in campionato contro la Roma, ha subito ripreso la rotta giusta espugnando il caldissimo campo del Marsiglia, nella terza giornata del girone di Champions.

Certo, il Marsiglia in questo inizio di annata ha dato l’impressione di essere tutt’altro che una squadra imbattibile, e il suo ruolo nel gruppo degli azzurri sarà probabilmente quello che ebbe il Villareal due stagioni or sono, ma rimane il fatto che affrontare un match così delicato ai fini della classifica, a pochi giorni dal passo falso dell’Olimpico, era un compito per niente semplice. Partita decisa dagli episodi quella di Roma, con i capitolini a segno grazie ad una punizione di Pjanic all’ultimo secondo del primo tempo, e ad un rigore più che sospetto a metà ripresa, siglato ancora dal centrocampista bosniaco. Partita che, come accade troppo spesso quando il Napoli perde, aveva portato strascichi polemici e critiche forse eccessive; dalla crisi di capitan Cannavaro al misterioso infortunio di Higuain, dalla condizione smarrita di Hamsik ai dubbi sul reale valore di Zapata, da venerdì sera sembrava che di colpo i partenopei dovessero rinunciare a tutte le proprie ambizioni ed accontentarsi di essere una bella incompiuta. Ed invece in terra di Francia il Napoli ha saputo reagire in maniera esemplare, con una prestazione che avrebbe potuto portare ad un risultato anche più rotondo del 2-1 con cui è terminato l’incontro. Alla fine , comunque, nel calcio come nello sport in genere, quel che conta è il risultato, ed il risultato gli azzurri lo hanno portato a casa grazie ad un buon collettivo ed a due perle di Callejon (8 reti in 12 presenze Champions per lui) e di Zapata (finalmente non più solo oggetto misterioso), impreziosite dagli stupendi assist del Pipita e di Mertens.

Insomma, Hamsik e compagni ancora una volta hanno dato una prova di forza, che testimonia come la squadra quest’anno abbia tutte le carte in regola per lottare fino alla fine in campionato e per ben figurare in Europa, migliorando gli ottavi di finale raggiunti nel 2012.