JUVENTUS-NAPOLI,
UNA SFIDA CHE VA AL DI LA’ DEL CALCIO
di Bruno Marchionibus
Ci sono partite che non sono come le altre. Partite che vanno al di là dello sport e del calcio. Ci sono partite che da sole possono valere una stagione, perché è per una stagione intera che le si aspetta, come se il senso di un’intera annata fosse racchiuso in soli novanta minuti. Ci sono partite come Juventus-Napoli.
Le rivalità nel calcio esistono dalla prima volta in cui un pallone ha rotolato su un campo da gioco, e quella tra Juve e Napoli non fa eccezione. Da sempre, la sfida tra azzurri e bianconeri è un qualcosa che esula dal mondo del pallone e che va oltre; Juventus-Napoli è un confronto tra due modi di interpretare la vita prima ancora che il calcio, tra chi è sempre stato l’avversario da battere e chi per vincere ha sempre dovuto combattere contro tutto e tutti, tra una città che vive ai piedi delle Alpi ed un’altra che è bagnata dalle onde del Mediterraneo. Juventus-Napoli in fondo è l’incontro tra due città che, da diverse prospettive e punti di vista, sono state entrambe protagoniste della storia d’Italia, e forse proprio per questo si sono sempre guardate con reciproca diffidenza.
Per il Napoli, in particolare, le sfide alla Vecchia Signora hanno sempre segnato momenti cruciali della propria storia. Fu un Napoli-Juve a battezzare lo Stadio San Paolo, quando nel Dicembre del ’59 il ciuccio sconfisse la zebra per 2-1. E fu un Napoli-Juve a segnare la fine della carriera di Omar Sivori, uno di quelli che sono entrati nella storia di entrambi i club, quando El Cabezòn, protagonista di una rissa e squalificato per sei giornate, decise di dare il suo addio al calcio giocato, così come fu uno Juve-Napoli a spegnere i sogni di gloria azzurri nella primavera del’76, con la rete di Core’Ngrato Altafini. Poi gli anni ’80, con il Napoli di Maradona a prendersi rivincite su rivincite contro la Juve di Platini, con la punizione di Diego che sfida e sconfigge ogni legge della fisica ed il 3-1 di Torino dell’86, che darà il via alla cavalcata trionfale verso il primo Scudetto partenopeo. E poi ancora l’epoca De Laurentiis, che vede prima il 3-2 allo stadio Olimpico del 2010, a conclusione di un’epica rimonta firmata Hamsik e Datolo, e poi le finali del 2012: quella di Coppa Italia vinta dagli azzurri, quella di Supercoppa Italiana conquistata dai bianconeri tra mille polemiche.
Ora, quando il campionato è arrivato a quasi un terzo del suo percorso, Juventus e Napoli si daranno battaglia ancora una volta allo Juventus Stadium, e vista la posizione di classifica delle due compagini, qualunque sia il risultato, c’è la certezza che, come sempre capita quando si affrontano queste squadre, sarà una partita che passerà alla storia.