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LA SCRITTURA COME SCUSA

 
Una lettrice ci ha fatto pervenire queste due riflessioni, non sue, sulla scrittura.

Ci sono sembrate interessanti e le pubblichiamo volentieri. Potrebbe nascerne, chissà, un dibattito con i lettori.

Usa la scrittura come scusa per organizzare una festa a settimana, anche se chiamerai quella festa “workshop”. Ogni volta che passi del tempo tra persone che valorizzano e sostengono la scrittura, bilancerai tutte le ore che trascorri da solo scrivendo. Anche se un giorno piazzerai il tuo libro, nessuna somma di denaro potrà ricompensarti di tutto il tempo trascorso da solo. Quindi, prenditi un anticipo sulla paga, fai della scrittura una scusa per stare in mezzo agli altri. Alla fine della tua vita, credimi, non vorrai guardare indietro per assaporare i momenti in cui sei stato solo. (Chuck Palahniuk)
Lo scrittore sono io 

Ascolta attentamente. C’è una lontana possibilità che tu possa imparare qualcosa. Primo punto, non me ne frega niente se il mio lavoro è commerciale o no. Lo scrittore sono io. Se quello che scrivo è buono, allora le persone lo leggeranno. È per questo che esiste la letteratura. Un autore mette il suo cuore e le sue palle sulla pagina. Per tua informazione, un buon romanzo può cambiare il mondo. Tienilo bene in testa quando ti metti di fronte a una macchina da scrivere. Non perdere mai tempo in qualcosa in cui non credi neanche tu. (John Fante)