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Miti napoletani di oggi.11

IL POSTINO DI MICHAEL RADFORD

 

di Sergio Zazzera

 


Ne Il Postino di Neruda Antonio Skarmeta ha romanzato la vicenda dell’esilio di Pablo Neruda a Salina, fino al suo rientro nel Cile liberato dal regime di Pinochet; in realtà, però, lo scrittore cileno fu ospite, in tale periodo, non già dell’isola delle Eolie, bensì di Capri e di Sant’Angelo d’Ischia. Da questo romanzo Michael Radford ha tratto, nel 1994, il film Il Postino, che ha segnato il “canto del cigno” di Massimo Troisi, morto verso la fine delle riprese.

La storia narrata dal film, al pari di quella del romanzo, si svolge “ufficialmente” a Salina, sebbene un gran numero di scene sia stato girato a Procida, fra la Corricella, piazza dei Martiri e la spiaggia del Pozzo Vecchio. Né questa è stata l’unica occasione di “sfruttamento” cinematografico dell’isola, la quale è stata costretta a “prestare il proprio volto” a Torre Annunziata in Francesca e Nunziata di Lina Wertmuller (2001) e addirittura a un inesistente Mongibello ne Il talento di Mister Ripley di Anthony Minghella (1998-99). Eppure, la falsità di questo linguaggio non è stata colta da Procida (né dalla popolazione, né dall’amministrazione), dove è stata addirittura attribuita la denominazione di “via della Spiaggia del Postino” alla strada che scende alla spiaggia del Pozzo Vecchio, manifestando a Radford una gratitudine assolutamente immeritata. Peraltro, da miei conoscenti siciliani apprendo che non di rado accade che qualche turista vada in cerca di quella spiaggia a Salina.