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APRE IL MUSEO DI TOTO'

 

di Luigi Rezzuti

 

Questo si diceva nel lontano ottobre del 2011 quando il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris si impegnò per l’apertura del Museo. Passarono giorni, mesi ed anni ma la burocrazia in altre faccende era affaccendata e non se ne fece più niente. Oggi, dopo tanto attendere, Liliana De Curtis, figlia di Antonio De Curtis, in arte Totò, ha promosso una sottoscrizione per l’apertura definitiva del Museo di Totò, un Museo laboratorio alla Sanità nel Palazzo Spagnuolo : è un palazzo del 1600, con una superficie di 4mila metri quadrati distribuiti su tre livelli. Lo ha concesso la Regione Campania alcuni anni fa, ma a procrastinare l’apertura è stata la burocrazia. Il Rione Sanità rappresenta il luogo dal quale ripartire per tenere sempre viva la memoria di Antonio De Curtis, un luogo che gli ha dato le origini e che non ebbe mai a dimenticare tornando spesso in via Santa Maria Antesecula dove ancora oggi c’è la sua casa e dove ha vissuto fino all’età di 24 anni. Il Museo in realtà esiste da 15 anni ma la burocrazia non ha permesso sino ad ora di concedere l’autorizzazione all’apertura. Esso vuole essere un punto di rifermento, una speranza per i giovani del quartiere. Infatti è stato allestito partendo dal presupposto che Totò era vicino ai giovani, li amava. Oltre ad essere un Museo tradizionale è stato strutturato come luogo in cui radunare i ragazzi e tirarli fuori dalla strada, Totò voleva dare loro speranza e fiducia. Attualmente l’intero patrimonio storico-culturale del Rione Sanità è oggetto di un importante processo di valorizzazione a partire dalla riapertura delle famose Catacombe di San Gennaro. In attesa della definitiva apertura del Museo di Totò, Liliana De ,Curtis sta lavorando ad un libro che raccoglie tutte le lettere che la gente del popolo lascia al Cimitero del Pianto sulla tomba del padre.