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E' ARRIVATA L’ESTATE   di Luigi  Rezzuti   Finita la scuola, è arrivata l’estate ed anche il giorno in cui Elsa e Lina rivedono il mare. Finalmente,...
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La musica al tempo del Coronavirus #IoRestoACasaMo   a cura di Marisa Pumpo Pica   Maurizio Casagrande, insieme a tanti amici artisti, ha voluto...
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Il poeta del giorno   di Romano Rizzo   Antonino Alonge (Palermo, 20 Settembre 1871 - Milano, 13 Agosto 1958) Poeta e giornalista, visse fin da...
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Pensieri ad alta voce di Marisa Pumpo Pica   Matrigna Rai   Lottizzazione Repulisti Rottamazione o Epurazione?   Tanto rumore per nulla. Per...
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LA LUNGA STORIA DEL PONTE SULLO STRETTO    a cura di Luigi Rezzuti   Il Ponte sullo Stretto ancora non c’è ma è già costato 300 milioni di euro. Sono...
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La tradizione del culto francescano in Campania   di Antonio La Gala   San Francesco, durante i suoi viaggi, passò anche per la Campania, dove...
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Sulla battigia   di Alfredo Imperatore   Luciana dell’Angelica, a più di un lustro dalla menopausa, conservava, nella perfezione delle sue forme...
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GRETA THUNBERG, l’Eroina del 2019   di Mariacarla Rubinacci       Irriverente, sfidante dei leader del mondo, inermi nella loro incapacità di...
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Gioacchino Toma, pittura e mestizia   di Antonio La Gala   Gioacchino Toma nacque a Galatina (Lecce), nel 1836. Rimase orfano a sei anni e trascorse...
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LA CANZONE NAPOLETANA     (Luglio 2023)
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LA NATURA SI RIBELLA

LA NATURA SI RIBELLA

 

di Annamaria Riccio

 


La cronaca sta riportando, mai come ora, tante tragedie inerenti gravi conseguenze per calamità naturali.

Perché le stagioni non hanno più un graduale cambiamento climatico? Perché a novembre è quasi estate e a luglio necessita il giubbino? Sono questi, solo pochi dei capricci che la temperatura fa  registrare  nei vari periodi dell’anno, causando  il capovolgimento del calendario. Sarebbe niente… Il problema centrale è sempre il surriscaldamento della terra, dovuto all’inquinamento, questo per dirla in maniera molto semplice. E anche se banale e obsoleta, questa causa s’incrementa con seri dissesti che sono la risposta all’avanzare del progresso, ma anche e soprattutto all’uso/abuso che fa la mano dell’uomo. Gli uragani che incombono seminando morte e distruzione, la terra che trema, le scorie radioattive sotterrate senza precauzione alcuna, l’abusivismo selvaggio. Vogliamo continuare? Mi vengono i brividi al pensiero che un alluvione come quello che ha interessato la Sardegna possa abbattersi sulla nostra città: immaginate la collina del Vomero, con i vuoti sottoterra (caratteristica negativa di Napoli )e le migliaia di persone che vi abitano? Non parliamo dei soccorsi, se anche  un po’ di pioggia  mette in ginocchio la città. La Terra del Fuoco? Ma siamo da anni nel fuoco!  Per l’acquisto di ortaggi chiedo la provenienza della merce, ma devo solo affidarmi al buon Dio perché ritengo ormai inutile esigere la tracciabilità del prodotto. E se è vero che “Noi siamo ciò che mangiamo”, siamo anche ciò che facciamo…ci stiamo “incartando”.

A che è servito il protocollo di Kyoto, gli accordi con l’Iran e quant’altro, se l’applicazione delle regole non viene rispettata? Eppure basterebbe un po’ di senso civico e un minimo di responsabilità nell’affrontare la quotidianità, iniziando da piccoli gesti, ma con grandi risultati nel corso dei tempi, per garantire, attraverso il rispetto della natura, quello per noi stessi e, ancor di più, per i nostri figli.

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