Al Teatro Troisi Gabriella Germani in “Basta con le solite facce”
di Antonio Esposito
Al Teatro Troisi di Napoli Gabriella Germani nel suo one woman show “Basta con le solite facce” è accompagnata da Alessandro Gwis, straordinario pianista jazz e componente del gruppo Aires Tango .
Gabriella, nota al pubblico per tutte le sue apparizioni televisive e per la partecipazione a Viva Radio 2 con Fiorello e Marco Baldini, interpreta magistralmente i suoi personaggi senza ausilio di trucco o parrucche, si trasforma solo grazie alla sua voce ed alla sua gestualità ed è divina.
L’elenco dei personaggi è davvero molto vasto ed attraverso le imitazioni Gabriella analizza i nostri tempi, la tv, la politica, l’informazione, il costume e rende omaggio alla tv in bianco e nero del nostro recente passato.
Gabriella interpreta la Palombelli, che commenta omicidi e politica tra un viaggio ed una crociera pur di non stare a casa con Rutelli, irride alla Santanché che esalta le virtù morali del Cavaliere estraneo ad ogni forma di razzismo poiché non fa alcuna distinzione tra le etnie e le origini delle donne che lo circondano, l’importante è che siano giovani così come vuole apparire lui dopo tutti i suoi lifting. Straordinarie le imitazioni della Mussolini, della D’Urso e della Venier, travolgente l’interpretazione di una decisa e spietata Maria De Filippi che chiude con una litigata in diretta telefonica con una confusa e criptica Simona Ventura.
Degno di riflessione il passaggio sulle alle attuali attrici del cinema tagliate apposta per determinati ruoli: la Morante, Laura Chiatti, Micaela Ramazzotti etc. etc.; Indimenticabile lo sketch della Morante che insegna recitazione ad una Monica Bellucci sensuale e bellissima sul set ma che non nasconde spassose origini ruspanti al telefono con la mamma.
Esilarante il passaggio che mette in risalto il pathos narrativo e la verve drammatica della Arcuri.
In una nostalgica atmosfera musicale tra Carosello e Almanacco del giorno dopo è piacevole il richiamo al bianco e nero con l’interpretazione di Bice Valori nel ruolo della centralinista Rai ed è notevole il confronto tra gli anni ‘70 ed i nostri tempi in un surreale confronto televisivo con una sensuale Marina Morgan.
Non mancano sorprendenti interpretazioni canore: la Berté con una grandiosa “ninna nanna”, Carmen Consoli ed Ornella Vanoni che duettano, l’esordio a Sanremo di Anna Oxa ed altro ancora.
Lo spettacolo è eccellente e tra una risata e l’altra Gabriella ci dice di cambiare, basta con i furbi che non fanno la fila, con la politica che non serve il Paese, con gli evasori ma anche con i politici corrotti, basta con i sotterfugi, basta con i concorsi e con le selezioni che non tengono conto dei reali meriti , basta con... insomma “Basta con le solite facce”.