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CI  LASCIANO  PETER  O’  TOOLE  E  JOAN  FONTAINE

 

di Luigi Rezzuti

 

Il mondo dello spettacolo è in lutto. A distanza di sole ventiquattro ore ci lasciano due grandi attori, due eccezionali interpreti cinematografici : prima Peter O’ Toole all’età di 81 anni, storico interprete di “Lawrence d’Arabia” e, poi Joan Fontaine, aveva 96 anni, indimenticabile musa di Hitchcock e rivale della sorella Olivia de Havilland, anch’ella attrice cinematografica di grande spessore.

Peter O’ Toole, il leggendario attore britannico nato il 2 agosto del 1932, in Irlanda, ha sempre vissuto in Gran Bretagna.  Aveva iniziato il suo percorso artistico nel teatro, come attore shakespeariano, per arrivare al cinema con una carriera sfavillante, collezionando ben otto candidature all’Oscar, come migliore attore protagonista, senza però, vincerne una. L’Academy nel 2003 aveva posto rimedio assegnandogli l’Oscar alla carriera.

O’ Toole si disse onorato ma troppo giovane per quel riconoscimento : “Potrei ancora vincerla davvero quella adorabile statuetta”.

L’ex moglie l’accusò di crudeltà mentale, soprattutto quando cedeva all’alcool. Peter O’ Toole disse : “Ho studiato le donne per moltissimo tempo, mi ci sono impegnato a lungo, ho fatto del mio meglio. Nonostante questo, continuo a non sapere nulla di loro”.

Ci piace ricordare tra i suoi film di successo, “La notte dei generali” in cui interpretò un generale nazista. Annunciò il suo addio al mondo del cinema il 12 luglio del 2012.

Joan Fontaine è nata in Giappone nel 1917. Trasferitasi negli Stati Uniti, insieme alla famiglia, debuttò sul grande schermo nel 1935. Nel 1940 fu chiamata da Alfred Hitchcock per il film “Rebecca, la prima moglie” accanto a Laurence Oliver, un film che le valse la prima nomination all’Oscar.

La vittoria, però, le arrise due anni più tardi con “Suspicion” al fianco di Cary Grant, pellicola distribuita in Italia con il titolo “Sospetto”.

Una carriera segnata dalla collaborazione con Hitchcock, ma l’attrice lavorò anche con altri registi, come : Billy Wilder in “Il valzer dell’imperatore”, Fritz Lang  “L’alibi era perfetto”, Georg Cukor “Donne”, Nicholas Ray “La seduttrice”, Edmund Goulding “Il fiore che non colsi”.

Il mondo del cinema dà loro il suo commosso addio.