NEWS

Il Medio Evo del Gambrinus   di Antonio La Gala   Il Gambrinus è una delle "glorie" riconosciute della nostra città. Anche le personalità più...
continua...
Chiesa della Madonna del Buon Consiglio di via Girolamo Santacroce   di Antonio La Gala   La Chiesa parrocchiale della Madonna del Buon Consiglio...
continua...
CALCIOMERCATO ESTIVO   a cura di Luigi Rezzuti   Il calciomercato estivo della Serie A 2020 si è aperto il 1° settembre e si è concluso il 5...
continua...
Pensieri ad alta voce   di Marisa Pumpo Pica   Le Frenesiadi - Sanremo Festival   Ebbene sì. I Greci, fra tanti giochi e feste, avevano le...
continua...
LA CITTA’ DI TRANI   di Luigi Rezzuti   L’Italia non finisce mai di stupirci. Durante l’estate eravamo in Puglia e abbiamo deciso di andare a...
continua...
Hello Napoli   di Mariacarla Rubinacci      Anya, dai capelli ramati, l’incarnato candido come porcellana, gli occhi del colore terso del cielo...
continua...
Filo diretto con i lettori   Ringrazio tutti coloro che hanno fatto pervenire un commento al mio recente articolo “Quale giornalismo oggi?” (marzo...
continua...
E’ morto Diego Armando Maradona   a cura di Luigi Rezzuti   È morto Diego Armando Maradona, leggenda assoluta del calcio mondiale. La notizia è...
continua...
Saverio Altamura, armi, donne e pennello.   di Antonio La Gala   Saverio Altamura nacque a Foggia nel 1826. Venne a Napoli per studiare medicina,...
continua...
La musica al tempo del Coronavirus #IoRestoACasaMo   a cura di Marisa Pumpo Pica   Maurizio Casagrande, insieme a tanti amici artisti, ha voluto...
continua...

FRANCESCO E L’ETICA DELL’INFORMAZIONE

FRANCESCO E L’ETICA DELL’INFORMAZIONE

 

di Annamaria Riccio

 

In occasione del 60° anniversario della RAI il Santo Padre ha elogiato il lavoro della tv di stato, evidenziando l’importanza della corretta informazione nella diffusione delle notizie.

Non è novità apprendere che papa Francesco dica la sua in occasione di eventi e manifestazioni o che prenda iniziative personali per esprimere la propria opinione su qualsivoglia argomento. E’ fatto così, con il garbo e il simpatico accento straniero, nella sua semplicità, coglie nel segno. E seraficamente, ma incisivamente dà un’impronta decisionale su argomenti scottanti e attuali. Durante la celebrazione dei  60 anni di televisione e 90 di radio, non ha fatto mancare nel suo discorso, la raccomandazione per una corretta informazione “che sia formazione”. I media, in particolare il servizio di Stato, devono essere promotori di una giusta diffusione della notizia, “senza disinformazione, diffamazione e calunnia, che fanno tanto male”. E con queste parole, che fanno pensare, ha  introdotto un tema fondamentale nel campo giornalistico, che è quello della deontologia, cioè il codice morale della professione. E’ la prima cosa che un neofita dell’informazione deve apprendere e, soprattutto, imparare ad applicare. Ogni notizia va data dopo averne accertato la fondatezza, non solo, ma deve essere proposta secondo criteri e norme del codice deontologico, nel rispetto delle persone, con la dovuta attenzione nel produrre i fatti. Francesco ha colto nel segno. E da uomo di fede, ma uomo del popolo, vive l’attualità e la quotidianità con la consapevolezza che, se vuoi  coinvolgere gli uomini nel messaggio cristiano, devi essere uno di loro, aggiornato nelle  problematiche della società. Egli sa bene che la comunicazione è affidata ai mezzi d’informazione, ai social network e a tutte le reti di accesso tramite internet. E sa bene che non è facile controllare tutto quel che arriva mediante gli strumenti a nostra disposizione. Il suo appello, quindi, va ben oltre il messaggio agli operatori Rai. Il monito arriva al cuore di tutti coloro che in un modo o nell’altro hanno libero accesso ai canali dell’informazione, evidenziando quanto possa essere “vitale” la trasmissione del giusto messaggio. Non solo, ponendo grande attenzione alla fragilità dei piccoli, alla sensibilità dei disagiati, ai più deboli in particolare. A tutti coloro che, nella sventura, non debbano soffrire di nuovo nell’apprendere il proprio vissuto, in modo distorto o portato alla ribalta senza prima tutelarne i protagonisti. E sì che a volte diventa una lotta tra poveri: la crisi nel settore giornalistico, negli ultimi anni sta crescendo in modo esponenziale, si lavora anche per pochi euro al pezzo e spesso la necessità di un articolo che sia uno scoop, porta a gravi conseguenze che contrastano fortemente con il vero spirito della notizia. Un tempo, una buona parola veniva dal confronto con le persone; ora i rapporti sono diversi e conta molto l’espressione mediante i mezzi audiovisivi e tecnologici. Gli amici, purtroppo, sono “virtuali”.

BilerChildrenLeg og SpilAutobranchen