• Stampa

E’ IN RETE IL PRIMO NUMERO ONLINE DEL PERIODICO

IL RIEVOCATORE

 

 

Dal 15 maggio è in rete il primo numero online del periodico Il Rievocatore, che può essere liberamente scaricato dal sito: www.ilrievocatore.it. La rivista fu fondata nel 1950 da Salvatore Loschiavo, bibliotecario della Società napoletana di storia patria, il quale avvertì l’esigenza di quanti esercitavano il “mestiere”, piuttosto che la professione, di storico, di poter disporre di uno strumento di comunicazione dei risultati dei loro studi e delle loro ricerche. Fino a quel momento, infatti, due testate redatte da “addetti ai lavori”, vale a dire, l’Archivio storico per le province napoletane, fondato nel 1876 dalla Deputazione (poi divenuta Società) napoletana di storia patria, e la Napoli nobilissima, fondata nel 1892 dal gruppo di studiosi che gravitava intorno alla personalità di Benedetto Croce e ripresa, una prima volta, nel 1920 da Giuseppe Ceci e Aldo De Rinaldis e, una seconda volta, nel 1961 da Roberto Pane e, poi, da Raffaele Mormone.

Durante i sessantaquattro anni di vita, Il Rievocatore ha annoverato fra i collaboratori personalità del rango di mons. Giovan Battista Alfano, Raimondo Annecchino, p. Antonio Bellucci d.O., Carlo De Frede, Gino Doria, Ferdinando Ferrajoli, Tommaso Gaeta, Amedeo Maiuri, Carlo Nazzaro, Alfredo Parente, Tommaso Pironti, Giovanni Porzio. Alla scomparsa di Loschiavo, la pubblicazione è proseguita dal 1985 con la direzione di Antonio Ferrajoli, coadiuvato da Andrea Arpaja, fino al 13 dicembre 2013, quando, con una cerimonia svoltasi al Circolo Artistico Politecnico, la testata è stata trasmessa a Sergio Zazzera, che a partire dal numero 1 del 2014 la firma in qualità di direttore responsabile, coadiuvato da una redazione composta da Carlo Zazzera (redattore capo), Gabriella Diliberto, Antonio La Gala, Franco Lista, Elio Notarbartolo e Mimmo Piscopo.

La scelta di continuare la pubblicazione del periodico in formato digitale, anziché cartaceo, è stata dettata da evidenti ragioni di carattere economico; peraltro, oggi il mezzo informatico ha raggiunto un livello di diffusione tale, che saranno sicuramente pochi coloro che necessiteranno del supporto altrui per poterlo leggere. La scelta del (sub)formato adottato per la pubblicazione consentirà, altresì, ai lettori, che intendessero continuare a collezionare la rivista in formato cartaceo, di stampare agevolmente da sé la propria copia.

(Maggio 2014)