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Turismo mondiale: Londra in cima 

                

di Luciano Scateni

 

Se in questa stagione di confronti tra città del mondo, letteratura e cinema raccontano Napoli con la lingua di Gomorra, esportata oltre i confini nazionali, si capisce, insieme ad altri mille fattori, come Napoli sia esclusa dalle metropoli top ten della Terra. Certo non è solo colpa della rappresentazione mediatica della città che, partendo dai media nazionali, si estende alla comunicazione internazionale, ma rimanere in vista per anni con argomenti di pessimo segno, come la spazzatura e la camorra, non ha giovato all’immagine di Napoli e anzi ha sicuramente scoraggiato il turismo. Emblematico è il numero di visitatori degli scavi di Pompei, assolutamente sottodimensionato rispetto all’unicità di quel sito archeologico, significativa è la toccata e fuga dei croceristi, che si trattengono in città per il tempo necessario a un frettoloso tour urbano. Sorprende la graduatoria delle dieci città del mondo, scelte dal turismo mondiale: in cima c’è Londra che, solo con il suo British Museum, conta sette milioni di visitatori, seguita da due metropoli asiatiche, Bangkok e Singapore, da Dubai e dalla prima delle europee, Barcellona. La classifica prosegue con Parigi, surclassata per la prima volta da Londra, New York, Istanbul, Hong Kong e Seul. Roma, nonostante il Vaticano e l’effetto legato alla popolarità di Papa Francesco, è la quarta città più visitata d’Europa. Venezia, Firenze e Napoli seguono a molta distanza. Così dicono le statistiche, elaborate dall’Office for National Statistic, agenzia inglese che, in quanto tale, è contestata da Parigi, ma sta di fatto che sarebbero quasi diciassette i milioni di turisti che hanno scelto la capitale britannica e la sua offerta di beni culturali, luoghi di svago, ricettività e ristorazione. La città del sindaco Johnson ha ricevuto dal turismo undici miliardi di sterline e l’incremento del quattordici per cento nel 2013, rispetto all’anno precedente, sorprende in quanto si è verificato nell’anno successivo alle Olimpiadi e al Giubileo di Diamante per i sessanta anni di regno della regina Elisabetta. Il traguardo di Londra sembra irraggiungibile per chiunque, costruito in decenni di efficienza organizzativa, di opportunità culturali e di svago, di civiltà dei comportamenti e, in sostanza, di comfort per i visitatori.

(Maggio 2014)