• Stampa

Le opere di Marco Coda da Maclis

 

di Francesca Bruciano

 

Giovedì 22 maggio alle 19 il Laboratorio artistico Maclis ha ospitato la personale di Marco Coda “Slegami… verso la libertà”. Otto opere in mostra dell’artista napoletano con il suo nuovo progetto che vede come fulcro della propria tecnica lo studio di corde, simbolo dei legami umani. Legami che uniscono, stringono e, a volte, soffocano lo spirito umano, troppo spesso preda di pregiudizi contro le diversità di genere. In tal senso l'artista si libera da tutti i condizionamenti per sfoggiare finalmente la sua arte libera, tridimensionale e multi cromatica. Con giochi ed intrecci di precisione, Coda unisce il mondo dell’arte a quello del design accompagnando la scelta dei colori a temi di attualità. Un genio creativo del tutto originale, fresco e concettuale allo stesso tempo, che utilizza pannelli multiformi dedicati all’omosessualità, al femminicidio e alla lotta al razzismo, per superare conformismi e liberarsi dalle etichette. Da "Legami", altra performance in cui l’artista esprime chiaramente il concetto, dando attenzione quasi ossessiva alle simmetrie delle forme ed al minimalismo, sintomo di un maggior livello di condizionamento, a "Slegami ....verso la libertà" le corde sciolte – spiega il direttore artistico di Maclis Monica Palumbo - appariranno liberate nel loro muoversi fluide, perdendo l’aspetto geometrico per dare vita al caos”. Scenografo e art interior design, l’artista manifesta il suo estro creativo con personali e mostre collettive, talvolta protagonista egli stesso delle sue performance o installazioni, come in “Shakespeare Piume e Pailettes”, la mini collettiva presentata lo scorso mese da Macis, che, insieme a Slinck e Giuseppe Tuzzi,  ha voluto ispirarsi e rendere omaggio al mondo delle drag queen. Un suggestivo viaggio nel magico mondo del travestimento, attraverso i  lavori di tre artisti.  Marco Coda, autore di lavori ispirati alle sorellastre di Cenerentola, la vivace e fantasiosa Slinck, con i personaggi stravaganti dallo stile minimal e Giuseppe Tuzzi, illustratore e scenografo per il cinema con la passione per la pittura. Monica Palumbo, anche questa volta intende con “Slegami” affidarsi ad un’arte che vuol essere libera e intraprendente, riuscendo a fondere diversi stili che ambiscono ad unire architettura e originalità creativa. La mostra sarà visitabile fino al 10 giugno da Maclis in piazza San Pasquale, 10.

(Maggio 2014)