NEWS

"Zia Natascia"   Riprende la stagione eventistica con "Zia Natascia" in una suggestiva location: al Chiostro San Domenico Maggiore, sabato 22 maggio...
continua...
Giuseppe Cicala Uomo non comune e poeta “speciale”   di Romano Rizzo   Giuseppe Cicala è stato un uomo dai molteplici interessi che ha trovato il...
continua...
E’MORTA GINA LOLLOBRIGIDA   di Luigi Rezzuti   Era nata a Subiaco il 4 luglio del 1927, ci ha lasciato il 16 gennaio 2023, aveva 95 anni...
continua...
L’ANTICA ICONOGRAFIA DEL VOMERO   di Antonio La Gala   Le vecchie immagini di un luogo sono uno strumento per la conoscenza di quel luogo, dei...
continua...
Spigolature   di Luciano Scateni   Habemus papam e che papa!   L’intero pianeta dell’informazione si è giustamente appropriato di un evento...
continua...
UNA SITUAZIONE TRAGICOMICA   di Luigi Rezzuti   Simone ha 35 anni, il suo hobby è andare in bicicletta, ha la fortuna di abitare a Posillipo in una...
continua...
«RIUNIRE CIÒ CH’È SPARSO».21 Considerazioni su avvenimenti e comportamenti dei giorni nostri   di Sergio Zazzera   Nel corso della trasmissione...
continua...
MOSTRA REZZUTI A MASSALUBRENSE       (Giugno 2021)
continua...
Era una mattina di “primavera”   di Mariacarla Rubinacci   La Terra quando arriva la stagione del risveglio dopo il letargo invernale, mi fa toc toc...
continua...
LICENZA DI CONTAGIO Un mito (una volta tanto) non soltanto napoletano   di Sergio Zazzera   Il d.l. 1/2022, in vigore dall’8 gennaio scorso, ha...
continua...

Hu, cognome cinese in rapida diffusione

 

di Luciano Scateni

 

A Napoli gli Esposito sono in larga maggioranza e il rispetto della tradizione per il cognome più frequente è salvo. Altrove no. La Cina è più vicina? Lo confermerebbe una lunga serie di dati economici che testimoniano l’attenzione concreta dell’impero cinese per l’Italia. Qual è la capitale finanziaria del nostro Paese? Naturalmente è Milano e sentite cosa accade nel capoluogo lombardo: il cognome più diffuso in città e dintorni non è più Rossi e neppure Bianchi, Colombo, Cattaneo o Brambilla, ma è il cinesissimo Hu e gli fanno buona compagnia in alto nella classifica, Chen, Zhou, Wang. Cosa c’è di appetibile per la mega finanza cinese, tanto da attrarre miliardi di investimenti e la partecipazione azionaria sistematica al capitale di grandi imprese italiane? C’è che nel Bel Paese i prezzi sono crollati e conviene investire, più che in Grecia, Spagna o Portogallo per aprire un varco nella zona euro. La presenza cinese, mediamente intorno al due per cento, è consolidata in Eni, Enel, Telecom, Fca, Prysmian, Snam, Terna, Fiat e Generali. I fondi pilotati dalla Banca Centrale di Pechino su Piazza Affari ammontano a cinque miliardi di euro. Deus ex machina delle strategie di espansione economica cinese è il signor Zhou Xiaochuan, governatore della People’s Bank of China la più mastodontica del mondo: possiede personalmente il due per cento della Fiat.  Di concerto, la State Grid Corporation of  China, la più grande compagnia di servizi del mondo, con un milione e mezzo di dipendenti, ha investito in giganti finanziari italiani la bella cifra di due miliardi e cento milioni di euro. Di allettante, l’Italia ha un ottimo rapporto qualità-prezzo confermato anche dal passaggio di proprietà della casa di moda Krizia. Presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda passata in mani cinesi, è la signora Zhu Chon Un. L’interesse della Cina per il nostro Paese si è consolidato con la visita di Renzi in quel Paese e si conferma con l’annunciata visita in ottobre del premier Li Keqiang che sarà in Italia, anche per firmare convenzioni commerciali. Ora non c’è dubbio che la lingua internazionale è l’inglese ma, considerati gli sviluppi dei rapporti tra i due Paesi, chissà che in un futuro prossimo non sia introdotto nelle scuole lo studio del cinese. A Napoli la comunità cinese è ben presente e svolge in prevalenza attività commerciali o di confezionamento di vestiario, anche se l’invasione per il momento è ancora contenuta.

BilerChildrenLeg og SpilAutobranchen