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AL VOMERO  LA GIORNATA NAZIONALE DEL BRAILLE

 

di ANNAMARIA RICCIO

 

Si è tenuta al teatro  Cilea di Napoli  la manifestazione per celebrare la VI  Giornata Nazionale del Braille, in ricordo del sistema di scrittura e lettura che dal primo ottocento ha consentito ai non vedenti   la comunicazione scritta diretta. La particolare ricorrenza è rinnovata annualmente il 21 febbraio ed è stata istituita con la legge  n. 126 del 3 agosto 2007. L’evento ha visto un teatro affollato di giovani, autorità, esponenti del mondo giornalistico, politico e persone “speciali” che hanno contribuito a rendere la giornata emozionante e culturalmente apprezzabile. Al tavolo del palco si sono seduti personaggi di spicco nel mondo dei non vedenti  e delle istituzioni, legati alla sfera della disabilità. Il  prof. Pietro Piscitelli, presidente regionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus, ha dichiarato l’importanza dell’evento, in quanto, oltre a rappresentare la prima occasione nell’ accogliere la manifestazione nel Mezzogiorno, ha valenza di conoscenza, cultura e in alcuni casi denuncia, rispetto ai temi di inclusione e integrazione sociale dei minorati della vista. Negli interventi, non sono mancati riferimenti  ai sistemi  adoperati a livello d’istruzione per i piccoli non vedenti, ma anche per gli adulti che perdono la vista. Pur se più complessa risulta l’acquisizione del sistema Braille in età non più giovane, è comunque una finestra sul mondo che trova fondamenti nelle relazioni e nell’area  della comunicazione. Sottolineata l’importanza del sistema nell’uso tecnologico che promette un’apertura moderna ai  mezzi di comunicazione.  Negli interventi  che si sono susseguiti, attestato il ruolo dell’insegnante di sostegno specializzato nel Braille in quanto prezioso  relatore tra l’alunno e la scuola. All’interno del convegno , la presentazione del libro di poesia di Tommaso Daniele, presidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi “Le parole che fanno bene al cuore”. L’autore è stato intervistato dal giornalista Mimmo Falco che ha sottolineato nei diversamente abili “un’abilità diversa” nel cogliere sentimenti, nel coltivare capacità che solo in alcuni si possono rilevare. Falco ha concluso con parole di elogio  verso la giovane studentessa del conservatorio, Luciana Canonico e il maestro Luigi Ricciardi, entrambi non vedenti, che hanno eseguito brani musicali e canori di elevato livello.