• Stampa

Musica

NOSTALGIA DEL VINILE

 

di Luciano Scateni

 


L’era degli album musicali in cassetta, di cd, Ipad e smartphone, sembrava avesse definitivamente mandato in pensione i vecchi, cari lp  e, in loro compagnia mangia e giradischi. Con il tramonto del tradizionale ascolto della musica, in tanti ci siamo liberati dei dischi, taluni con il cuore a pezzi e la memoria espropriata dell’antico piacere, goduto con il jazz di Gerry Mullighan, le celeberrime romanze d’opera e pezzi di rara bravura di Frank Sinatra, Mina, Edith Piaf. Partita chissà da chi,  da dove e quando, la nostalgia per i dischi è improvvisamente esplosa e, in alcuni casi, per esempio in Inghilterra, con punte di vendita impensabili: un milione e trecentomila solo nel 2014, in forte incremento nell’anno in corso. Di piacevole, in questo revival, c’è l’impronosticabile favore dei giovanissimi, catturati dal fascino del disco che gira sul piatto e dal suono, sublime, se il giradischi è di alta qualità.

(Aprile 2015)