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“NU TURCO NAPULITANO” AL TEATRO PARADISO

 

di Luigi Rezzuti

 

Le compagnie amatoriali sono state da sempre, in mancanza di vere e proprie scuole di teatro, delle botteghe formative per generazioni di giovani, che volevano cimentarsi con le tavole del palcoscenico.

Lo testimoniano tanti esempi e le centinaia di compagnie che continuano ad operare, con non pochi sacrifici, nei teatri di tutta Italia, accontentandosi sovente di teatrini parrocchiali, pur di poter portare avanti le loro rappresentazioni.

Una di queste compagnie è quella che, grazie al regista Lucio Monaco e al suo gruppo di attori, ci intrattiene ancora una volta con un nuovo impegno teatrale.

“Un turco Napoletano”, titolo originale “Nu turco napulitano”, è una commedia di Eduardo Scarpetta, padre naturale di Eduardo De Filippo. Scritta nel 1888, essa fa parte, con “Miseria e nobiltà” e “Il medico dei pazzi”. di un trittico scarpettiano, fra i più noti.

Non sono state molte le compagnie teatrali a rappresentarla, ma la consacrazione avvenne nel 1953, quando il regista Mario Mattioli la adattò per il grande schermo con un cast di attori come Totò, Carlo Campanini, Isa Barzizza, Aldo Giuffrè, Mario Castellano, Enzo Turco, Ugo D’Alessio e tanti altri ancora.

Tra una scna e l'altra, Nicola Matacena interpretò una delle più celebri canzoni di Totò, “Carmè … Carmè”.

Subito dopo, nel 1954, Mario Mattioli adattò le altre due commedie, “Miseria e nobiltà” e “Il medico dei pazzi”, portandole sullo schermo e raccogliendo enormi successi.

“Nu turco napulitano” resta uno dei capolavori comici, scritti da Scarpetta e oggi quel fiume in piena, che non si arresta, il regista Lucio Monaco, ha messo in scena, al Teatro Paradiso, questa commedia.

Si alza il sipario ed inizia lo spettacolo, con il primo, caloroso applauso da parte del numerosissimo pubblico, presente in sala.

La Compagnia Teatrale Cangiani avvince lo spettatore con continue battute e situazioni, divertenti fino all’inverosimile.

Protagonista è il povero Don Pasquale, interpretato da Italo Iovene, alla ricerca di un uomo evirato, interpretato da Rino Buffardi, a cui affidare le donne della famiglia. Don Pasquale scoprirà con sgomento di essere stato raggirato da uno “sciupafemmine” galeotto che non perde tempo per dimostrare la propria fama.

Ritenoamo superfluo riassumere qui la trama, nell'intreccio complicato delle situazioni, che danno luogo a scene esilaranti, sostenute dalla capacità interpretativa degli attori e dall'ottima regia.   

Il sipario si chiude tra fragorosi applausi, ma si riapre di nuovo perché il pubblico continua ad applaudire tutti gli attori, che hanno interpretato in modo brillante la commedia, con la guida operosa ed instancabile del regista, Lucio Monaco. che viene salutato con un festoso: “A quando la prossima?”.

(Giugno 2015)