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Napoli in…canto

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Napoli in…canto

 

di Mariacarla Rubinacci

 

Il Centro di promozione culturale e sociale COSMOPOLIS, fondato e presieduto dalla professoressa Marisa Pumpo Pica, dà spazio a soci che amano la poesia ed il canto a sfondo partenopeo.

I poeti e le poetesse si riuniscono in giorni preordinati durante l’anno, presso la Biblioteca “B. Croce”, in Via Francesco De Mura, 2 bis, al Vomero, nei pressi di Via Luca Giordano. Sono sempre numerosi e tutti amici, si sorridono con sincera cordialità e apprezzano con stima quanto è offerto all’ascolto da parecchi di loro. Infatti essi declamano alla platea i loro sentimenti, espressi attraverso le parole di una qualsiasi poesia, come fosse un invito, per coloro che li ascoltano, con rigorosa attenzione ed apprezzamento, a partecipare alla sensibilità del loro animo e del loro cuore.

Napoli e la sua napoletanità fanno da sfondo alla riunione, accompagnate dal suono di una chitarra, toccata con mano lieve, e dal canto, che si alza spesso corale per sottolineare la viva partecipazione di ascolto.

Nascono sempre incontri colmi di emozioni intime e suggestive, i volti si rasserenano cullati dalle note antiche di melodie tradizionali, che così si rinverdiscono ogni volta con un’atmosfera nuova.

Molti declamano in lingua, ma altrettanti in vernacolo, dando vita ad un gioco di parole e di emozioni, perché è poeta colui che sa cogliere i sentimenti, quelli dentro e quelli fuori di lui, è lui che si serve delle parole per trasmettere agli altri le sue stesse vibrazioni che gli forniscono la musicalità dei versi, macchie nere sparse su un foglio bianco.

Lo scopo degli incontri è dare spazio allo sguardo che ognuno tenta di rivolgere verso se stesso, è il desiderio di rappresentarsi e confrontarsi per condividere un percorso. Lo stare assieme diventa perciò l’opportunità di poter giocare con le parole, fino a farle diventare un’opera, magari nel proprio dialetto, la lingua che dona la capacità di immedesimarsi nel contesto e farlo proprio, in virtù di una personale lettura.

L’ascolto del linguaggio poetico, in questo contesto, diventa musica che alimenta gli animi, esalta le emozioni, vagheggia le fantasie e tutto appare bello, importante, riuscito. La poesia ed il canto equivalgono, dunque, a un discorso, a un ragionamento, una comunicazione, un momento elevato e nobile.

A Marisa Pumpo, un grande “grazie”.

Ai soci, un “arrivederci”. 

(Ottobre 2015)