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E’ MORTO LUCA DE FILIPPO

 

di Luigi Rezzuti

 


Luca De Filippo, figlio del grande Eduardo, è morto nella sua casa romana. Aveva 67 anni, era stato ricoverato per una discopatia. Di qui, la scoperta di un male incurabile che, in poco tempo, ha messo a dura prova il suo organismo.

Nato a Roma nel 1948, il debutto teatrale avviene a soli sette anni, nell’interpretazione del personaggio di Peppeniello nella commedia “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta, diretta dal padre.

Con gli anni, Luca, è andato sempre più assomigliando fisicamente ad Eduardo. Aveva festeggiato i suoi 60 anni in palcoscenico.

Non deve essere stato facile per Luca De Filippo uscire dal cono d’ombra di un padre come Eduardo, ma nel tempo è riuscito a dimostrare di avere personalità, grandi capacità interpretative e apprezzabile professionalità.

Col padre aveva lavorato dal 1969 al 1980.

Il debutto vero e proprio, però, avvenne a vent’anni ne “Il figlio di Pulcinella”, di Eduardo Scarpetta, con la regia di Gennaro Magliulo.

Da quel momento inizia una intensa attività teatrale, prendendo parte a commedie come “Filumena Marturano”,  “Il sindaco del rione Sanità”, “Natale in casa Cupiello”.

Nel 1981, quando Eduardo si ritira dalle scene, fonda una propria compagnia teatrale “Compagnia di Luca De Filippo”, con cui affronta buona parte delle commedie del padre e di Scarpetta.

Numerose sono anche le sue apparizioni cinematografiche e televisive con attori come Carlo Giuffrè, Claudia Cardinale, Massimo Ranieri, Kim Rossi Stuart, Lello Arena e tanti altri ancora.

Nel 2009, insieme a Nicola Piovani,  presenta, al Teatro San Ferdinando di Napoli, “Padre Cicogna”, opera messa in musica per ricordare Eduardo, a venticinque anni dalla scomparsa.

Nel 2015 accetta l’incarico di dirigere la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Napoli.

Era presidente della Fondazione Eduardo De Filippo, costituita nel 2008 in seguito alla donazione del Teatro San Ferdinando alla città di Napoli da parte della famiglia De Filippo.

La Fondazione persegue finalità culturali ed attività in ambito civile e sociale a favore  dei ragazzi a rischio per i quali Luca si impegna, come già suo padre, promotore della legge regionale n. 41 del 1987, nota come “Legge Eduardo”.

Ha da passà ’a nuttata” diceva Eduardo, ma questa volta per Luca non passerà più e si avvertirà la sua mancanza.