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Buon Natale   di Mariacarla Rubinacci   Natale 1920. Natale 1921. sono ormai un ricordo lontano, archiviato, chiuso in uno sgabuzzino come una cosa...
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Una giornata particolare   di Antonio La Gala     “Una giornata particolare” è il titolo di un film di Ettore Scola che racconta una giornata,...
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RITORNO A SCUOLA   di Annamaria Riccio   Inizio delle attività didattiche tra circolari ministeriali e innovazioni tecnologiche all’impronta di...
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UNA STAGIONE CALCISTICA STORTA   di Luigi Rezzuti    Durante il periodo precampionato tutti affermavano che questa stagione 2019/2020 sarebbe stata...
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LUISA RANIERI ATTRICE   A cura di Luigi Rezzuti   Luisa Ranieri la conosciamo per essere una famosa attrice italiana. Si è fatta le ossa da solo con...
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SI E’ CONCLUSO IL CALCIOMERCATO ESTIVO 2022   di Luigi Rezzuti   Il 1° settembre 2022 si è conclusi il calcio mercato estivo, si riaprirà il 3 gennaio...
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I CAMPI FLEGREI TREMANO   di Luigi Rezzuti   Negli ultimi mesi le scosse di bradisismo sono in aumento e preoccupano la popolazione residente....
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Prima era un’altra cosa   di Antonio La Gala   Fra i luoghi comuni più comini della nostra città luoghi comuni merita un posto d’onore quello che, con...
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“Lettera per...” di Silvio D'Antonio

 

di Claudia Bonasi

 

 

Nell'ambito delle iniziative natalizie di StudioApollonia, è stata inaugurata, lunedì 28 dicembre, alle ore 19,30, nella chiesa di Sant'Apollonia, a Salerno (via San Benedetto), la mostra “Lettera per...” di Silvio D'Antonio, organizzata da Bottega San Lazzaro, Fondazione Gatto e Movimento internazionale  Centomila  Poeti    per il cambiamento.

L'artista di Angri, classe 1950, si è imposto sulla scena nazionale fin dagli anni ‘70 con le ricerche delle neoavanguardie. Il suo linguaggio si è aggiornato di volta in volta, sul filo di una costante coerenza. Del clima concettuale, che lo aveva rapito giovanissimo, conserva ancora l'aura, sebbene piegata alle ragioni di un minimalismo, di un rigore progettuale che traspare ben visibile dalle odierne superfici pittoriche: moduli geometrici che si ripetono con infinite variazioni di forme, materiali e colori, alludendo alla busta da lettera. E sono proprio le “buste” realizzate negli ultimi due anni – in legno, masonite, ferro, alluminio, mdf, plexiglass, ceramica – a comporre l'installazione pensata per l'edificio sconsacrato di via San Benedetto, col suggestivo allestimento di Peppe Natella, l’ultimo, prima della sua recentissima scomparsa. Sono una selezione di opere provenienti dalla recente mostra all'Università di Ferrara, curata da Ada Patrizia Fiorillo, a cui si aggiunge una grande composizione (3 metri x 2) collocata davanti all'altare. E' una dimensione di intensa emotività che non può che coinvolgere lo spettatore, destinatario o autore di quelle lettere mai spedite e mai aperte. Sono state liberate dal loro involucro la sera dell'inaugurazione con una azione performativa guidata da Valeriano Forte, Erminia Pellecchia e Filippo Trotta, che hanno invitato intellettuali, poeti, scrittori, personaggi dello spettacolo, giornalisti, persone di “bella sensibilità” a tirare fuori dalla gabbia del silenzio le parole non dette, i sentimenti segreti, la passione e l'impegno, la denuncia e la speranza. Tra parole e musica i testi sono stati letti durante la serata con un tributo doveroso ad Alfonso Gatto.

Hanno già aderito: Silvio Perrella, Francesco de Core, Giuseppe Grattacaso, Francesco D'Episcopo, Alberto Mirabella, Angelo Trimarco, Rino Mele, Massimo Bignardi, Patrizia Fiorillo, Stefania Zuliani, Danilo Maestosi, Paolo Apolito, Nicola Fano, Giuseppe Cacciatore, Andrea Mansi, Pasquale De Cristofaro, Marcello Napoli, Maria Teresa Amarante, Paolo Romano, Walter Di Munzio, Vincenzo Esposito, Anselmo Botte, Claudio Tortora, Claudio Gubitosi, Olga Chieffi, Claudia Bonasi, Guglielmo Scarlato, Barbara Cussino.

La mostra si chiuderà il 7 gennaio 2016

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