GLI ESAMI DI MATURITA’*
di Luigi Rezzuti
Ormai siamo prossimi agli esami di maturità che inizieranno, con la prima prova, il 22 giugno e seguiranno, con la seconda prova, il 23, mentre la terza prova è prevista per il 27 giugno.
La maturità è la prova che consente agli studenti di quinta superiore di ottenere finalmente il diploma e di terminare il lungo periodo di studi, durato cinque anni.
È anche il momento in cui tra gli studenti comincia a serpeggiare l’ansia, con quel senso di paura che, di fatto, toglie il sonno.
Cosa accadrà la notte prima quando mancheranno poche ore al via per il primo scritto di italiano?.
Ci sono, tra gli studenti, alcune “tradizioni”, come quelle di vedere lo stesso film, visto più volte, ingozzare Suschi, bere birra con gli amici al solito bar, girovagare per la città senza una meta o, più semplicemente, andare a letto dopo aver bevuto una doppia camomilla.
Una cosa è certa, ogni studente ha un proprio rituale scaramantico, una tradizione da rispettare insieme agli amici.
La fatidica notte prima degli esami è praticamente arrivata e i maturandi si preparano a trascorrerla … in piedi.
Può essere una “notte di lacrime e preghiere” come cantava Antonello Venditti in “Notte prima degli esami”.
Per molti studenti quella prima della maturità è soprattutto una notte insonne, in cui ci si rigira nel letto, in preda all’ansia e alla paura di non farcela.
Per altri studenti è invece una notte di studio matto e disperatissimo, trascorsa a bere litri di caffè per restare svegli, nello sforzo sovraumano di imprimersi nella mente le ultime nozioni.
Sono, quasi certamente, pochi i fortunati che vanno a dormire sereni e tranquilli e si svegliano freschi come una rosa, dopo otto o più ore di sonno filate.
Eppure tutti conoscono l’importanza di un buon sonno! Le ricerche scientifiche più recenti hanno dimostrato che la privazione di sonno influisce negativamente sulla memoria, sull’attenzione e sulla concentrazione. In altre parole, dopo una notte in bianco, il nostro cervello funziona in modo meno brillante e si verifica un globale peggioramento delle prestazioni cognitive.
Proprio per questo è importante arrivare agli esami quanto più riposati e sereni.
* In prima pagina le riflessioni di una studentessa, Irene Del Gaudio, alla vigilia della maturità
(Giugno 2016)