Città della Scienza rinasce dalle sue ceneri
Corporea e il Planetario 3D
di Luciana Alboreto
Napoli, come da ogni evento nefasto, rinasce vittoriosa. La storia di una città, radiosa come il sole ed inconfondibile per il calore umano, non si smentisce per l’ennesima beffa del destino. A marzo del 2013 un incendio distrusse un settore di Città della Scienza, arrecando incommensurabili danni. A quattro anni da quella data, ne avviene la piena reintegrazione nel panorama culturale nazionale, con l’esordio di due eventi: Corporea e il Planetario 3D. Lo ha annunciato, fieramente, il fisico Vittorio Silvestrini che, trent’anni fa, fu l’inventore di questa struttura. Da testimone dei sacrifici occorsi per la ricostruzione, ha evidenziato i meriti di una popolazione, solidale e generosa, grazie alla quale molto si è potuto fare per riedificare le parti lese dal rogo. Ed è con questi due eventi che si delinea il rilancio di Città della Scienza a Napoli. Di sprone e sostegno alla rinascita, anche le autorità politiche ed amministrative locali hanno dato voce all’attivo e produttivo impegno sociale, civile e culturale. Si prevede, nel corso di questo mese di marzo, l’affluenza di giovani, studenti ed intere famiglie, catturati da sfavillanti tecnologie di realtà virtuali, capaci di svelare curiosità del mondo umano e planetario. Corporea è il primo museo interattivo che si occupa di salute e prevenzione medica, comprensibili grazie a viaggi esplorativi dentro se stessi, alla scoperta degli organi interni e del loro funzionamento negli apparati. Il Dome 3D è invece il più grande planetario d’Italia che consente un viaggio virtuale tra stelle e pianeti, suscitando meraviglia nell’immersione in meandri cosmici sconosciuti. Uno strabiliante successo si prospetta nei laboratori virtuali, preposti ad accogliere i visitatori. Una nuova scommessa, vinta dalla nostra città, a livello internazionale e con promesse di scambi interculturali su ampia scala.
(Marzo 2017)