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 “I Tesori di carta” di San Domenico Maggiore

 

di Luciana Alboreto

 

 Napoli in auge per l’inaugurazione della mostra “I Tesori di Carta” di San Domenico Maggiore. Un evento culturale di ampio spessore che, dal 1° aprile al 30 giugno 2017, si svolge nella cornice del convento di San Domenico Maggiore, nel cuore del centro storico partenopeo. Al fine di suscitare attenzione ed ammirazione in una platea di umanisti ed appassionati della materia, i frati domenicani si sono promossi organizzatori di una mostra, pensata per fare apprezzare il valore, storico e culturale, di documenti cartacei, prodotti a Napoli, tra il XIII ed il XVI secolo, a testimonianza della loro presenza nella città da oltre otto secoli. L’evento curato dal responsabile della Biblioteca Domenicana, Fra Gerardo Imbriani, in collaborazione con l’Opera di San Domenico Maggiore Onlus e l’Associazione culturale San Bonaventura, si propone di evidenziare quanto la presenza dei Domenicani sia stata incisiva nella fioritura culturale partenopea. Difatti il Convento fu sede dell’Università da cui si formò San Tommaso D’ Aquino, che ne divenne insegnante. Ed è proprio per commemorarlo che l’allestimento, al primo piano del convento ancora vissuto dai Frati Predicatori, è stato denominato “il corridoio di San Tommaso”. Lungo questo itinerario si possono visionare incunaboli e documenti rarissimi, ignoti al pubblico, per la estrema delicatezza con cui finora sono stati preservati dall’usura del tempo. Visibile anche la Bolla di proclamazione a Dottore della Chiesa di San Tommaso D’Aquino, firmata dal Papa Domenicano San Pio V e da San Carlo Borromeo ed una pagina del Breviario di San Domenico, entrambi provenienti dall’Archivio e dalla Biblioteca Domenicana. Esposti anche rari esempi di Cinquecentine ed il Frammento del Commento di San Tommaso D’Aquino al III Libro delle Sentenze, parte del Codice Vaticano e ritenuto in gran parte autografo. Queste preziose Carte aprono alla conoscenza di un universo culturale inedito a Napoli, sebbene ne abbiano segnato momenti topici. Gli Archivi e le Biblioteche ritorneranno nuovamente custodi di un patrimonio, che dovrebbe rimanere indelebile per la formazione delle future generazioni. Per avvalorare la pregnanza dell’Evento intere scolaresche vengono coinvolte in visite guidate, coordinate da storici dell’arte, specializzati in didattica e comunicazione, al fine di appassionare i giovani ad una realtà sconosciuta e diversa dalla loro, ma incantevole ed intellettualmente ricca di significati.

(Maggio 2017)