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Abolizione delle monete da 1 e 2 centesimi di euro

 

di Luigi Rezzuti

 


Qualche anno fa, avemmo modo di denunciare lo spreco di danaro da parte dello Stato Italiano per la coniazione di quelle inutili monetine da 1 e 2 centesimi di euro, che costano più del valore delle stesse. Per fare 1 centesimo, infatti,  si spendono 4, 5 centesimi di euro e per fare la monetina da 2 centesimi 5, 2 centesimi di euro.

Il risparmio che si potrebbe ottenere, sospendendo questo conio, è di 21 milioni di euro l’anno.

Non è la prima volta che si tenta questa iniziativa. Tre anni fa la Camera dei deputati aveva approvato una mozione che impegnava il Governo a sospendere il conio delle monete da 1 e 2 centesimi di euro.

La proposta, presentata in Commissione Bilancio della Camera, questa volta, prevede che gli eventuali risparmi, quantificati in almeno 20 milioni di euro ogni anno, potrebbero essere destinati al “Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.”


Col decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, dal primo settembre del 2017, sarà da adottarsi un arrotondamento, per pagamenti in contanti.

In Finlandia non aspettarono l’arrivo delle monetine da 1 e 2 centesimi di euro. Già nel gennaio del 2002 decisero per l’arrotondamento dei prezzi ai 5 centesimi più vicini.

Seguirono, poi, l’Olanda, l’Irlanda, il Belgio e il Canada. Adesso il prossimo paese sarà l’Italia.

Alcuni di questi centesimi, però, valgono una fortuna, almeno 2.500 euro. Questa, infatti, la base d’asta che “Bolaffi”, azienda italiana della numismatica, farà partire per le monete con facciata da 1 centesimo, coniate dall’Italia per errore con il diametro e l’immagine, sul diritto della moneta da 2 centesimi, della Mole Antonelliana .

Al momento gli esperti stimano un censimento di monete in circolazione ma è plausibile pensare che dopo questa notizia altre ne seguiranno.

(Giugno 2017)