NEWS

STORIA DEL COSTUME DA BAGNO   di Luigi Rezzuti   L’estate si avvicina a passi da gigante, è tempo di fare il primo tuffo in mare, e tempo di...
continua...
Pittura nel Seicento al Vomero   di Antonio La Gala   Quando si parla di pittori "vomeresi" il pensiero va subito ai protagonisti del mondo artistico...
continua...
La tradizione del culto francescano in Campania   di Antonio La Gala   San Francesco, durante i suoi viaggi, passò anche per la Campania, dove...
continua...
E' ARRIVATA L’ESTATE   di Luigi  Rezzuti   Finita la scuola, è arrivata l’estate ed anche il giorno in cui Elsa e Lina rivedono il mare. Finalmente,...
continua...
LA CASA DI TOTO’ CADE A PEZZI   di Luigi Rezzuti   Scatta di nuovo l’allarme a Napoli: la casa in cui visse Totò sta cadendo a pezzi. L’allarme...
continua...
IN AUMENTO I DISTURBI ALIMENTARI   15 marzo: Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata ai Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione   di...
continua...
NAPOLI AI QUARTI DI FINALE IN CHAMPIONS LEAGUE   di Luigi Rezzuti   Che la squadra del Napoli facesse paura a tutte le altre squadre del campionato di...
continua...
NON C’E’ PIU’ TEMPO   di Mariacarla Rubinacci    Da perdere. Irriverente, sfidante dei leader del mondo, inermi a non frenare il cambio climatico,...
continua...
La D’Ovidio Nicolardi fa il pieno all’open day   di Annamaria Riccio   Grande affluenza di genitori e studenti che, in una piovosa mattinata di...
continua...
Miti napoletani di oggi.91 PROCIDA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2022   di Sergio Zazzera   Ho riflettuto a lungo se considerare, o no, quello di...
continua...

ANNO 2017

 

di Luigi Rezzuti

 

Diciamoci la verità, stavamo aspettando tutti la fine dell’anno 2017. In molti attendevamo il 31 dicembre.

Quest’anno c’è stato sicuramente più di qualcuno che, per scaramanzia, si è preparato tirando fuori i classici amuleti portafortuna, come il corno o il ferro di cavallo perché il 2017 contiene il numero 17, considerato in Italia un numero che porta sfortuna, con un alto tasso di iettatura.

Infatti, leggendo i giornali, guardando la TV o navigando su  internet, abbiamo constatato che l’anno 2017 si è caratterizzato per una serie di catastrofi d’impatto devastante.

Eventi catastrofici uno dietro l’altro, come l’uragano Harvas, che ha sommerso il Texas; un forte terremoto in Messico, che ha provocato oltre 200 morti e l’allerta tsumani. Una violenta inondazione ha colpito Bangladesh, con 1200 persone morte; l’uragano Irma si è abbattuto sui Caraibi e poco dopo in Florida. In Sierra Leone un’enorme frana di fango ha sommerso la periferia della capitale, Freetown, provocando quasi 1000 morti.

Il 2017 è stato certamente un anno di uragani eccezionali e non solo.

Si è comportato alla grande anche in Italia con caldo  torrido, incendi devastanti, siccità, acqua razionata. Aggiungasi a tutto questo il terremoto ad Ischia, che ha causato due morti e 39 feriti.

Ma forse non bastava! Ci voleva pure la tragedia nella Solfatara di Pozzuoli dove padre, madre e figlio sono stati inghiottiti in una voragine di sabbie mobili satura di gas: i genitori sono morti mentre cercavano di salvare il figlio.

Ancora, un incendio nella bassa Valle di Susa, dove sono bruciati ettari ed ettari di bosco, con enormi danni a vigneti e castagneti e per ricostruirli ci vorranno almeno 15 anni. Inoltre i fumi hanno invaso le vallate piemontesi e l’odore di bruciato ha raggiunto la città di Torino.

Infine, una scossa di terremoto, di magnitudo 3.8, è stata avvertita nel Vallo di Diano, con epicentro individuato a Padula, ad una profondità di 11 chilometri. Il sisma si è fatto sentire fino al Golfo di Policastro e sugli Alburni, a Potenza e perfino  nei comuni di Corato e Trani.

Forse tutto questo non bastava, ci voleva, tanto per chiudere in bellezza il 2017, anche l’arrivo della prima nevicata, forse addirittura la prima dell’anno a bassissima quota e un’ampia e consistente irruzione artica con temperature polari su tutta la nostra penisola e non solo. Anche l’albero di Natale allestito a Roma ha perso tutti i suoi verdi aghi tanto da essere denominato “Spellacchio”

L’Italia risulta essere un Paese molto superstizioso, dove si cerca di evitare il numero 17 il più possibile, al punto tale che la scaramanzia intorno al numero 17 ha influenzato perfino la denominazione delle autostrade italiane, la A17 è stata sostituita dalle A14 e A 16.

Le camere d’albergo hanno sostituito il 17 con il 16 bis.

Nel settore automobilistico il numero 17 è stato ritirato dalle gare automobilistiche, dopo la morte di due piloti (1922 – 1923) i quali gareggiavano entrambi su una vettura con il numero 17.

La Renault nel 1971 introdusse sul mercato italiano il suo nuovo modello R17 subito dopo sostituito da R177.

L’Alitalia su tutti gli aerei non numera con il 17 nessuna fila di posti a sedere.

In conclusione direi che non possiamo affermare che la superstizione sia una “favola” del passato. Infatti molti eventi legati ad essa influenzano ancor oggi la nostra vita pur quando vogliamo far finta di niente e, tuttavia, diciamo: “Non è vero ma ci credo”.

(Gennaio 2018)

BilerChildrenLeg og SpilAutobranchen