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COLPISCI  IL  TUO  CUORE, di Amélie Nothomb

 

di Luigi Alviggi

 

Profondo e toccante questo romanzo, decisamente una rassegna di personaggi esulanti dalla normalità pur senza essere fuori dall’universo “non patologico”. Sentimenti comuni sfociano in inasprimento, desolante per chi ne è bersaglio nell’incoscienza di chi li stravolge. Amélie Nothomb (Giappone, 1967), scrittrice belga pluripremiata, da giovane ha seguito in giro, in Oriente, il padre diplomatico. Il libro, del 2017, è il suo 26° romanzo, tutti pubblicati in Italia da Voland. Incisivo l’approccio, asciutto il registro, serrato il ritmo e brevi i capitoli. La foto in copertina raffigura l’Autrice oggi.


Marie, splendida diciannovenne, primeggia nella città e crede in uno splendido futuro che concederà tutto il sognato: l’invidia di quante la circondano è motivo di pazza gioia. Olivier è il ragazzo più ambito del posto e i due si innamorano perdutamente. Si mettono insieme, ma ecco l’enorme primo inciampo della vita. Resta incinta e, pur subito sposi, non ha tempo di preparare il matrimonio vagheggiato, né se la sente di diventare madre così giovane. Con i vent’anni arriva Diane, bella ancor più della madre, Marie inizia a sentirsi in ombra e si scatena gelosia incontrollabile verso la bimba. Solo la nonna capisce l’antagonismo assurdo della figlia per la nipote. Non è neanche matrigna cattiva: la figlia non esiste e lascia l’onere a marito e servitù. Per scuoterla, Olivier le offre di occuparsi della contabilità della farmacia. La vita della moglie muta, ma ancor più quella di Diane affidata alla nonna. Si schiude un paradiso di coccole: i nonni le concedono l’affetto mai ricevuto. Il secondo figlio, Nicolas, stupisce Diane perché la madre non si mostra gelosa: essere maschio gli risparmia la condanna del confronto.

Con l’arrivo della terza figlia, Célia, nulla cambia per Nicolas ma Marie mostra una adorazione verso lei che fa crollare il castello mentale di Diane. Chiede alla nonna di vivere con loro, la madre non obietta e il padre, che nulla ha compreso, si adegua. Ritornerà nei fine settimana ma lo sconforto continua a crescere. Undicenne, Diane non scappa dinanzi ad un camion che le viene addosso e, in ospedale, ha la fortuna di incontrare un medico, sua svolta di vita, che ne smorza la ripulsa verso di questa.

Al liceo conosce Élisabeth Queen che l’attira, e ne diviene amica. I genitori l’accolgono benissimo. Con la morte dei nonni in un incidente stradale, resta in coma una settimana. Al risveglio ritrova il medico favoloso che le dice che i Queen sono disposti a ospitarla e lì va a vivere. Si iscriverà a medicina. Il primo amore svanirà presto, il subbuglio interno la rende instabile. Laureatasi, sceglie cardiologia e conosce Olivia, ricercatrice. Forse, nella quarantenne, concretizza la madre mai avuta. Questa la rivede solo dopo dieci anni, in occasione della fuga da casa di Célia che le ha lasciato la figlia Suzanne. Parlano come non mai e Diane scopre che la madre non realizza affatto le colpe di cui si è macchiata. Le figlie sono state vittime di un sommo narcisismo con diversi sbocchi: l’invidia per Diane, la proiezione all’esterno per Célia. Questa ha compreso il male che avrebbe potuto arrecare alla piccola se avesse percorso il cammino materno e perciò fugge. Con la nipote, forse, la madre potrà essere quello che mai è stata.

Diane si dedica a Olivia per farle prendere l’abilitazione a ordinario. Due anni di lavoro disperatissimo che non la faranno respirare, ma è l’appiglio che aiuta a superare l’inferno infantile. Olivia consegue l’abilitazione con lode. Si squarcia, però, l’infatuazione e Diane vede l’idolo nella vera veste. Invitata a casa, ne conosce il marito Stanislas, grande matematico ma autistico, e la figlia Mariel, dodicenne che ne dimostra otto. Mariel è lei stessa, infognata in una situazione addirittura peggiore.  Verso lei vuole attuare ogni azione per capovolgere il dramma che vede ripetersi. Con una madre sempre al lavoro e un padre sempre silenzioso, immagina cosa potrà diventare: non ha amici, soffre di paure immotivate, e va male a scuola. La dedizione si sposta da madre a figlia, e la gelosia di Olivia arriva presto. Diane sceglie allora di lasciare l’università e una vita senza Olivia, gran bene, ma anche senza Mariel, gran dolore.

Toccato il fondo si può solo risalire. Affiora una Diane spinta al contatto familiare. Diversa, vede in modo nuovo i contrasti, anni prima insanabili. Cardiologa, vive sola per scelta e vede assopirsi i tormenti degli anni migliori. Ma ancora due eventi, uno tragico, l’altro piacevole, ne sconvolgeranno il percorso. Quest’ultimo le aprirà la porta della vera vita nuova che la lascerà soddisfatta per le scelte fatte nell’arduo cammino verso la scoperta di chi veramente sia.

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Amélie NOTHOMB:  Colpisci il tuo cuore (traduzione di Isabella Mattazzi) Voland, 2018 – pp. 128 - € 15,00.

(Ottobre 2018)