NEWS

Miti napoletani di oggi.88 IL CARRO-ATTREZZI   di Sergio Zazzera   Nato per gl’interventi di soccorso stradale (anche chi scrive queste righe ha...
continua...
GENITORI IN BLUE JEANS   di Annamaria Riccio    “Genitori in Blue Jeans” fa tappa a Napoli: il progetto itinerante di Fondazione Carolina e TikTok per...
continua...
Miti napoletani contemporanei.81 LETTERE AL DIRETTORE   di Sergio Zazzera   Una rubrica di “Lettere al direttore” è presente in ogni quotidiano e/o...
continua...
LA NOTTE MAGICA DI SINNER   di Luigi Rezzuti   Una notte magica quella di Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino: il tennista si San Candido...
continua...
MERCATINI DI NATALE   di Luigi Rezzuti   La magia dei mercatini di Natale, si sa, incanta grandi e piccini: non c’è niente di più bello che...
continua...
Quale idea di futuro?   di Gabriella Pagnotta     Sanremo – Giù le mani dalla musica dei giovani Ciò che mi preoccupa delle polemiche su Sanremo è...
continua...
NAPOLETANI TENDENTI AL CIBO SANO MA GOLOSO   CAMPANI E NAPOLETANI SEMPRE PIÙ ATTENTI A UNO STILE DI VITA HEALTHY, MA NON MANCANO MOMENTI DI COCCOLE...
continua...
NAPOLI AI QUARTI DI FINALE IN CHAMPIONS LEAGUE   di Luigi Rezzuti   Che la squadra del Napoli facesse paura a tutte le altre squadre del campionato di...
continua...
Pensieri ad alta voce di Marisa Pumpo Pica   Matrigna Rai   Lottizzazione Repulisti Rottamazione o Epurazione?   Tanto rumore per nulla. Per...
continua...
L’Arte per la pubblicità di un santo   di Antonio La Gala   Fra i figli del secondo re angioino di Napoli, Carlo II, c’era Ludovico, che non divenne...
continua...

Articoli

E’ RIPARTITO IL CAMPIONATO

E’ RIPARTITO IL CAMPIONATO DI CALCIO DI SERIE “A”

 

di Luigi Rezzuti

 

Finalmente, dopo il lungo periodo di sosta a causa del Mondiale di Calcio in Qatar, si ritorna a giocare il Campionato di calcio di Serie “A”.

Il Napoli parte dal 1° posto in classifica e con un margine di vantaggio di ben otto punti sul Milan, dieci sulla Juve e undici sulla Lazio e l’Inter, ma dovrà affrontare un non facile mese di gennaio a cominciare dal 4 gennaio con l’incontro fuori casa con l’Inter conclusosi a favore di quest’ultima per 1–0, l’8 sempre fuori casa con la Sampdoria, il 13 in casa con la Juventus, il 21 fuori casa con la Salernitana e il 29 in casa con la Roma.

Quindi sono tre gli incontri di cartello: Inter, Juve e Roma, poi il mese di febbraio, almeno sulla carta, sembra essere un mese abbordabile per la squadra di Spalletti.

Il 5 febbraio con l’incontra Spezia-Napoli, il 12 Napoli-Cremonese, il 21 l’incontra di Europa League con l’Eitracht, infine l 25 Empoli -Napoli.

I tifosi erano in fibrillazione, ma a rovinare la festa ci ha pensato prima il Prefetto di Milano che ha vietato la trasferta ai Campani e poi si è aggiunta l’inopportuna designazione dell’arbitro Sozza appartenente alla sezione di Seregno (provincia di Monza) e milanese di nascita.

A calmare il mal contento è intervenuto l’allenatore Spalletti che ha dichiarato: “Per il ruolo che abbiamo, per i professionisti che siamo, noi non possiamo a nessun tipo di complotto, di nessun genere. Però se in tanti e spesso tirate fuori questi discorsi, è segno che il nostro sistema è migliorabile. Voi, dice riferendosi ai giornalisti, spesso mi parlate di dubbi che sentite dire o che percepite. In un momento dove la credibilità deve essere la nostra prima qualità, bisogna lavorare con estrema attenzione, essere bravi in tutti i nostri comportamenti, anche quelli scritti, parlati e usati, per non alimentare questi dubbi. Noi dobbiamo usare l’amore di Napoli per questo sport, usare la nostra voglia di dare felicità alle persone che ci vogliono bene e poi giocare le partite, non abbiamo da scegliere altre cose. La cosa fondamentale è comportarsi in maniera corretta”

Così invece sulla designazione dell’arbitro Sozza ha aggiunto: “Sono gli stessi discorsi, siamo professionisti, dobbiamo tutti comportarci meglio e pensare in maniera corretta”.

(Gennaio 2023)

GLI ILLECITI DELLA “SIGNORA”

GLI ILLECITI DELLA “SIGNORA”

 

di Luigi Rezzuti

 

A partire dal processo di calciopoli dove la Juventus se la cavò con una retrocessione in Serie B, ha continuato con altri illeciti, vedi il caso doping dove se la cavò con “Il fatto era un reato, però era prescritto”.

Come ormai ben sappiamo, la storia della Juventus è sempre stata all’insegna di illeciti sportivi.

Non ultimo la notizia che, ancora una volta, a sconvolto il mondo del calcio italiano ed internazionale portando alle dimissioni del presidente Andrea Agnelli e di tutto il C.d.A.

La scelta è arrivata a margine dell’indagine “Prisma” inchiesta legata al caso plusvalenze e alla cosiddetta “manovra stipendi”

Questa rivoluzione comporterà enormi cambiamenti all’interno di una delle famiglie più importanti d’Italia e del gruppo Exor.

Le dimissioni dei Consiglieri di Amministrazione della Juventus rappresentano un atto di responsabilità, che mette al primo posto l’interesse della Società” ha detto a riguardo il numero uno proprio di Exor, nonché cugino dell’ormai ex presidente della Juve, John Elkann, commentando l’accaduto.

Un vero e proprio terremoto, le cui conseguenze non sono ancora chiare.

In casa Juve si vivono ore decisamente complicate, dalle notizie che sono circolate arrivano anche quelle di Massimiliano Allegri che rompe il silenzio: “Il terremoto che ha colpito la società bianconera potrebbe avere conseguenze anche sulla squadra, quindi provo a tenere i giocatori isolati da quanto è accaduto nei quadri societari”.

Cosa può succedere adesso? Serve capire se esistono gli estremi a procedere per il caso ‘plusvalenze, e quelli delle scritture private con i giocatori.

Se eventuali attività illecite hanno consentito di ottenere l’iscrizione al campionato, la sanzione potrà andare dalla “penalizzazione di uno o più punti in classifica” alla “retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza” fino all’eventuale esclusione dal campionato.

Se le discrepanze dei bilanci non risultassero influenti per l’iscrizione al campionato, le Sanzioni sarebbero limitate ad una multa e all’inibizione dei dirigenti coinvolti.

Tra l’’altro potrebbero essere coinvolti anche i giocatori, che rischiano una squalifica di durata non inferiore a un mese.

Andrea Abodi, commentando la vicenda ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di sapere presto cosa sia successo e che vengano assunte decisioni per ridare credibilità al sistema, nel principio dell’equa competizione. Ed è evidente che negli ultimi anni non è successo”.

Intanto riprende il campionato di Serie A dopo i mondiali del Qatar e, il Napoli dovrà affrontare un tour di forza ad iniziare il 4 gennaio, fuori casa, con l’Inter, poi l’8 gennaio ancora fuori casa con la Sampdoria e il 13 gennaio 2023 l’incontrodovrà incontrare in casa la Juventus.

FORZA NAPOLI.

(Dicembre 2022)

Campionato e Champions

CAMPIONATO DI CALCIO DI SERIE A E CHAMPIONS LEAGUE 2021-2022

 

di Luigi Rezzuti

 


Prendiamo come augurio la famosa frase del grande Nino Manfredi pronunciata durante la trasmissione televisiva “Canzonissima” di tanti anni fa:

                                         “Fusse che fusse la volta bona

Il Napoli nella stagione calcistica 2021-2022 e in Champions League è stata una vera macchina da gol che ha permesso di essere primi in classifica in campionato e primi nel girone di qualificazione alla Champions.

Ci piace ricordare i risultati più eclatanti in campionato come: Sampdoria–Napoli 0 – 4; Napoli–Lazio 4 -0; Napoli Sassuolo 4-0 e poi quelli della Champions: Napoli- Liverpool 4-1; Ranger-Napoli 0-3; Ajax-Napoli 1-6; Napoli-Ajax 4-2; Ranger-Napoli 0-3; e infine Liverpool-Napoli 2-0.

Avendo vinto il girone, la squadra di Spalletti pescherà nel doppio confronto (14-15-21-22) febbraio, ritorno il (8-7-8-14.15) marzo) una delle seconde degli altri gironi quali: Bruger, Dourtmund, Eintracht e ancora due squadre molto temuti quali Lipsia e Psg se il Benfica arrivasse primo.

Il Napoli riempie gli occhi di chi lo guarda ma non solo un bellissimo spettacolo.

I numeri parlano da soli: su 17 partite stagionali il bilancio è di 15 vittorie e 2 pareggi con 50 gol fatti e 15 subiti.

Spalletti si gode il meccanismo che ha creato dopo un’estate in cui in tanti prevedevano tempi duri per una squadra che aveva perso Koulibaly, Mertens, Insigne e Fabian Ruiz.

L’allenatore ci ha messo tanto di suo dopo il mercato geniale della coppia Giuntoli-De Laurentiis.

Si dice che gli azzurri giochino a memoria, in realtà c’è poco di codificato.

C’è soprattutto la capacità dei giocatori, allenati a riconoscere le situazioni durante la settimana, di liberare e occupare gli spazi secondo principi ormai interiorizzati dal gruppo.

Kvaratskhelia, per esempio, parte da sinistra ma si muove nelle zone di campo che ritiene più congeniali al momento.

Contro il Sassuolo era in piena area in occasione del primo gol e ha attaccato in verticale una porzione di campo libera da avversari nel secondo.

Raspadori fa più o meno la stessa cosa quando parte da sinistra e diventa invece un falso nueve con il compito di fare da raccordo con il centrocampo quando agisce in mezzo.

Spalletti lo ha detto in occasione della partita contro i Ranfer Glasgow: a parte Simeone (l’unico che in effetti ha caratteristiche così peculiari da non poter essere spostato dal ruolo classico di centravanti) tutto il resto della squadra non ha ruoli fissi ma deve muoversi valutando lo spazio.

Uno spazio da trovare non tra i reparti avversari ma tra i giocatori.

Ecco perché Mario Rui diventa rifinitore in posizione centrale, Di Lorenzo attacca la profondità, Anguissa fa l’incursore e Zielinski l’intermedio o la mezza punta.

Questo per quanto riguarda la fase offensiva, in quella difensiva grande importanza ha la riaggressione.

Una volta persa palla il Napoli va subito in pressione per il recupero immediato.

Un meccanismo quasi perfetto che, al momento, non ha trovato avversari in grado di bloccarlo.

Anche il giornalista sportivo Mimmo Malfitano, de “La Gazzetta dello Sport” ha dichiarato: “in questo momento il Napoli non ha rivali, lo seguo molto la Premier League, simpatizzo per il Reds e devo dire che in questo momento sono ai minimi termini. Ma soprattutto stiamo vedendo un grande Napoli.  E’ dall’inizio della stagione che dico che questo Napoli non ha avversari e continuerà a non averli se riuscirà a mantenere questi ritmi, questa serenità e la consapevolezza che quest’anno la squadra è davvero forte. Ma credo che questi ragazzi l’abbiano capito”.

(Novembre 2022)

IL TIFOSO NAPOLETANO

IL TIFOSO NAPOLETANO

 

di Luigi Rezzuti

 

Il tifoso napoletano è diventato da un po' di tempo vago, evasivo, reticente. Una volta, più dei problemi della città, e discussioni, immancabilmente, rotolavano sul pallone. La valutazione di un gesto tecnico, la discussione di un modulo, il diverbio su un rigore. Ora, invece, niente. Quando si arriva al momento di parlare di calcio, sembra quasi che si mettano a fischiettare. In città armai è una moda, più sono appassionati e tifosi, e meno parlano di calcio. Si tratta con tutta evidenza di una ondata popolare e di massa di scaramanzia. La parola inventata da Gabriele D’Annunzio durante l’impresa di Fiume, e che allude a un triangolino tricolore, non può essere nemmeno pronunciata, pena clamorose manifestazioni di scongiuri. Ma io la interpreto invece come una forma di maturazione, di modernizzazione e di crescita del tifoso napoletano. Invece di una facile esaltazione, che un tempo avrebbe portato in piazza un’intera citta per un exploit con il Liverpool o per il primato in un girone Champions, ora una sobria e vibrante attesa. Finalmente si mette in primo piano il risultato, e non la festa: lo stile dei vincenti. Abbiamo più volte sostenuto che il Napoli calcio sotto la guida di De Laurentiis è diventato una delle cose migliori della città. Ha assunto i caratteri dell’impresa, ha scommesso sul rigore dei conti e sull’efficienza del management, e sulla chiarezza dei rapporti con i calciatori. Alla lunga questa “rivoluzione” non poteva che produrre anche risultati sportivi. Che infatti produce da anni, avendo portato il Napoli stabilmente nell’élite del calcio italiano, e ormai anche di quello europeo. Ciò nonostante il presidente è stato a lungo oggetto di contestazione da quella parte della tifoseria che, credendo ancora nei miracoli, del resto impossibili senza San Diego, gli imputava campagne acquisti micragnose e al risparmio, che avrebbero perciò precluso agli azzurri il vero grande, unico traguardo: quella parola che comincia con la “s” e finisce in “o”.

E invece proprio nell’anno in cui queste contestazioni erano state più vibranti, per la partenza di Insigne e Koulibaly, una società ben gestita ha saputo tirar fuori dal cilindro del mercato internazionale calciatori anche migliori, e a costi decisamente inferiori. E ha dato così vita a un team che se la può giocare fino all’ultimo, e anzi c’è da chiedersi chi altri se la possa giocare con lui fino all’ultimo. La maturazione dei tifosi è al tempo stesso una condizione e la prova di questo cambiamento. Siccome stavolta si avverte da parte di tutti che il sogno è realizzabile, si preferisce finalmente il risultato alla festa, e si riserva quest’ultima per il risultato. Come avviene nelle piazze abituate a vincere, dove nessun successo parziale può sostituire l’obiettivo finale. Così, come tante volte da noi auspicato, il cambiamento del Calcio Napoli sta producendo un cambiamento dell’intera Napoli. La semestrale del Napoli si è chiusa con la vittoria sull’Udinese e con un bilancio in attivo straordinario, impreziosito da undici vittorie di fila e ancor più dalla sensazione degli avversari di trovarsi di fronte a una squadra “ingiocabile”. È tutto così magnifico che sembra un vero peccato fermarsi proprio ora, fino al 4 gennaio. Ma d’altra parte in questa lunga pausa, che comprende Natale e Capodanno, possiamo sempre occuparci di calcio con i Mondiali di Calcio 2022, purtroppo senza la partecipazione della Nazionale Italiana.

(Dicembre 2022)

CAMPIONATO NAPOLI

IL CAMPIONATO DEL NAPOLI

 

di Luigi Rezzuti

 


Perdere Insigne, Koulibaly, Ospina, Mertens e Fabian Ruiz (tra gli altri) avrebbe fatto storcere il naso a qualsiasi club.

Ma il Napoli, con un lavoro certosino si è addirittura migliorato rispetto l’anno scorso.

E la sensazione che in pochi avevano colto lo scorso 31 agosto, oggi viene fuori palese quasi da parte di tutti.

I veri fiori all’occhiello non sono Kim e Kvaratskhelia, a Napoli Kim era chiamato a sostituire Koulibaly, e Kvaratskhelia a sostituire Insigne, un compito mica da poco, che però si sono imposti subito in campo e nei cuori dei tifosi.

Dallo scetticismo all’amore. In città sono tutti pazzi per loro, il centrale, che sradica palloni e Kvaratskhelia che segna gol e assist per i compagni

Lo ricordiamo tutti: quando arrivò la conferma della cessione improvvisa di Kalidou Koulibaly, in città e tra gli addetti ai lavori cominciò a serpeggiare la malinconia.

Per quanto positive possono essere le loro prestazioni, stanno sostituendo comunque due pezzi da novanta: un certo Koulibaly e un certo Insigne.

Lo stesso possiamo dire per Ndombele (al posto di Fabian Ruiz).

Ma oltre a questi le sorprese sono Raspadori e Simeone, con un appunto anche per Meret che nuovo non è, ma è come se lo fosse.

Ebbene è lì che il Napoli ha fatto il salto di qualità, diventando da squadra da Champions a squadra che può lottare per lo scudetto, perché calciatori così freschi, giovani, affamati, bravi il Napoli non li aveva e li ha trovati grazie a Giuntoli.

Raspadori e Simeone hanno sostituito in campo Mertens e Petagna, ma i risultati sono di tutt’altro spessore, il paragone con i nuovi non regge, ed è totalmente impari a favore di quest’ultimi come anche i numeri stanno dimostrando.

Il Napoli di Raspadori e Simeone, in questa prima parte di stagione, vola è stupisce sia la critica che gli addetti ai lavori e i tifosi.

Il Napoli, e non solo, si gode Giacomo Raspadori che in questo avvio di stagione, ha già messo a segno cinque reti con la maglia azzurra, due in campionato, una in Champions, alle quali si sono aggiunte le altre due segnate con l’Italia nelle gare di Nations League contro Inghilterra e Ungheria.

Raspadori è quarto in classifica nella graduatoria minuti necessari per segnare la quinta rete in Nazionale.

Inoltre meglio dell’attaccante del Napoli i ci sono Inzaghi, Riva e Toni.

Raspadori in questa speciale graduatoria precede gente come Vieri, Del Piero, Baggio e Paolo Rossi.

Se il Napoli è cambiato negli uomini non è cambiato nella sua filosofia, anche grazie a Spalletti e l’innesto di questi nuovi calciatori fa ben sperare nel successo finale: lo scudetto e chissà la Champions League.

(Ottobre 2022)

BilerChildrenLeg og SpilAutobranchen