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E’ RIPARTITO IL CAMPIONATO DI CALCIO DI SERIE “A”   di Luigi Rezzuti   Finalmente, dopo il lungo periodo di sosta a causa del Mondiale di Calcio in...
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NAPOLI CAMPIONE D’ITALIA   di Luigi Rezzuti   Il primo scudetto del Napoli fu vinto nell’era Maradona, che giocò nel Napoli dal 1984 al 1991. In...
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Un pittore randagio: Luigi Brancaccio.   di Antonio La Gala   Luigi Brancaccio(1861-1920) non va confuso con i noti artisti suoi omonimi, Carlo...
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Per la dipartita di Marta Rezzuti   di Marisa Pumpo Pica   È venuta a mancare all'affetto dei suoi cari Marta Rezzuti, sorella di Luigi, direttore...
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SOTTO AL TAPPETO   di Sergio Zazzera   “Città segreta”, nell’immaginario di Corrado Augias, Napoli ha costituito il tema della trasmissione...
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Pensieri ad alta voce   di Marisa Pumpo Pica   Ci sono momenti, nella nostra vita, che lasciano il segno. Alcuni sono particolarmente gioiosi, altri...
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NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA MI RITROVAI IN UNA SELVA OSCURA   di Luigi Rezzuti   Una sera d’estate, quelle sere calde, dove veramente l’afa...
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Credenze napoletane (1) Riti e superstizioni   di Alfredo Imperatore   Se c’è una credenza che accomuna tutte le persone, nei vari angoli della...
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Filo diretto con i lettori   Ringrazio tutti coloro che hanno fatto pervenire un commento al mio recente articolo “Quale giornalismo oggi?” (marzo...
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QUANTO GUADAGNA CHI VINCE LO SCUDETTO

QUANTO GUADAGNA CHI VINCE LO SCUDETTO

 

di Luigi Rezzuti

 

Oltre al prestigio del trofeo, vincere la Serie A vale svariati milioni. Anche dal secondo posto in giù una posizione più alta porta ad un guadagno. Certo sollevare al cielo la coppa della serie A è un grande obiettivo dei club del massimo campionato italiano. Oltre alla coppa in bacheca da sfoggiare e contare come riconoscimento in più, c’è comunque oltre. Di fatto vincere il trofeo di una determinata stagione fa guadagnare oltre che prestigio, anche diversi milioni. Non c’è comunque una grossa differenza tra arrivare primo in Serie A e secondo, rispetto al “mero” guadagno monetario. Il vero punto forte è il proprio nome sull’albo d’oro e il trofeo da esporre nella bacheca fisica e virtuale, considerando come il divario sia di pochi milioni. Vincere la Serie A porta nelle casse del club Campione d’Italia poco più di 23 milioni di euro. Ventitre milioni e quattrocento mila euro provenienti dalla Lega per chi solleva il trofeo. Oltre a tale incasso, ci sono da considerare anche ulteriori ricavi per la qualificazione in Champions League. Questi derivano dal Market Pool, tesoretto messo a disposizione dall’Uefa: si tratta della prima parte fissa, mentre la seconda viene ripartita a seconda del piazzamento nella stagione di Champions in corso. Tra scudetto e qualificazione alla Champions, i Campioni d’Italia ottengono 33,4 milioni di euro.

La seconda in classifica non va così lontano: 26, di cui 19,4 relativamente al posizionamento in Serie A e 7,5 per il passaggio al massimo torneo europeo.

Più in basso la terza (è il caso del Napoli) 16,8 milioni dalla Lega e 5 dalla UEFA, con 21, 8 totali utili a costruire l’annata successiva.

(giugno 2022)

IL DOPO INSIGNE

CALCIO NAPOLI: IL DOPO INSIGNE

 

di Luigi Rezzuti

 

Negli ultimi dieci anni la fascia sinistra ha avuto un solo ed unico padrone, Lorenzo Insigne. Il capitano del Napoli è sceso in campo per l’ultima volta davanti ai suoi tifosi nello Stadio Maradona. E’stata una giornata indimenticabile, tra la celebrazione, gli oltre 50 mila tifosi che cantavano tutti per lui, il giro dei campo post partita e le lacrime, le tante lacrime da parte dello stesso giocatore e dei supporters partenopei.

L’aspetto emotivo è fondamentale, allo stesso tempo però è importante guardare al futuro, al Napoli che verrà senza Insigne. Perché bisognerà voltare pagina, progettare e farsi trovare pronti per la nuova stagione. Qualche idea in casa Napoli c’è già per come dovrà essere occupato l’out mancino.

La soluzione più immediata e pronta è quella che porta a Hirving Lozano. Al messicano piace partire da sinistra, è un ruolo che conosce molto bene soprattutto con la nazionale e quando c’è stata la possibilità lo ha ricoperto anche con la maglia del Napoli.

Spalletti potrebbe lavorare su questa opzione, in attesa che si muova qualcosa sul mercato. A proposito di mercato, la speranza è che il primo acquisto possa esplodere fin da subito. Khvicha Kvaratskhelia, esterno difensivo classe 2001, è il primo colpo già comunicato dal presidente De Laurentiis che potrebbe ufficializzare anche Mathias Olivera ma c’è da colmare una differenza tra richiesta ed offerta. La dirigenza azzurra ha la necessità di acquistare un nuovo terzino sinistro, dopo anche l’addio di Ghoulam ormai a fine contratto. La fascia sinistra rappresenta un tabù per il Napoli, che dall’infortunio dell’algerino non è più riuscito a rafforzare il reparto. A tal proposito sono emersi numerosi nomi, oltre a quello di Olivera, anche quello di Fabiano Parisi, un giovane talento emerso nell’Empoli in questa stagione, con il quale ha collezionato 24 presenze. Classe 2000 con nazionalità italiana, si tratta di un terzino con buone prospettive di crescita che stuzzica da tempo la dirigenza. Ci sarà tanto da lavorare per Giuntoli tra cessioni ed acquisti. Giocatori in scadenza che andranno via, altri in bilico il cui contratto terminerà tra un anno e soprattutto i rinforzi da acquistare. Il Napoli che verrà dovrà essere giovane ma pronto e senza colpi di testa sotto il punto di vista economico, con un tetto ingaggi fissato a 3,5 milioni di euro. Con gli incassi per il terzo posto e Champions ritrovata la società può tirare il fiato e vedere al mercato con maggiore tranquillità. Ai tifosi non basta il solo Kvaratskhelia come innesto lì davanti. Per sostituire uno come Insigne servirà di più, qualche colpo importante. Si seguono ormai da un po' in casa Sassuolo le due opzioni Traoré e Raspadori, il club nero verde non farà sconti e per un’offerta al di sotto di 30-40 milioni non si siederà a trattare. Restando in Italia piace anche Deulofeu dell’Udinese, che sembrerebbe stuzzicato dall’idea napoletana. In Olanda c’è Luis Siniterra, sul quale però è forte l’interesse anche del Bayer Leverkusen. Per il momento solo idee e sondaggi, nessun affondo da parte del Napoli che avrà da sistemare prima altri reparti, come quello difensivo (serviranno almeno un terzino sinistro e un difensore centrale), la mediana, vista l’incognita legata soprattutto a Fabian Ruiz. In attesa di capire cosa ne sarà di Osimhen e se arriverà la famosa offerta da almeno 100 milioni di euro.

(Giugno 2022)

CHI VINCERA’ LO SCUDETTO2

CHI VINCERA’ LO SCUDETTO?

 

dI Luigi Rezzuti

 

Questa domanda l’abbiamo posta ad alcuni opinionisti sportivi e addetti ai lavori che ci hanno risposto: “Questo Napoli fa paura – dice Gianni Improta ex calciatore del Napoli – secondo me è da scudetto. Non dobbiamo nasconderci dietro un dito, bisogna essere consci della forza della nostra squadra. Spalletti sta lavorando sulla testa dei ragazzi che stanno diventando consapevoli della loro forza trasmettendo in gol le azioni, aiutati magari anche dagli errori degli avversari”

Gianfranco Zola, ex calciatore ed ex allenatore oggi diventato un quotato opinionista televisivo ha dichiarato: “Osimhen è il nuovo Lukaku, il Napoli può vincere lo scudetto anche perché ha un signor allenatore.”

Fabio Capello, ora opinionista sportivo per le principali emittenti televisive italiane ha detto: “Il Napoli di Spalletti è la principale antagonista dell’Inter, il vero rivale per la vittoria dello scudetto. E’ l’anno buono per la squadra di Luciano Spalletti perché il Napoli sta dando segnali di grande forza e qualità. Un altro elemento a suo favore è la completezza dell’organico. Il Napoli è forte in tutti i reparti. Ha un attacco di alto livello con Osimhen, Insigne e Politano. Il centrocampo ha la qualità e la potenza atletica di Zielinski, Fabian Ruiz e Anguissa. La difesa è solida e Koulibaly aumenta da solo lo spessore della retroguardia. Ospina e Meret sono portieri affidabili. Non riesco a trovare punti deboli. Osimhen è partito fortissimo, quando arrivò in Italia due anni fa, non lo conoscevo bene e mi documentai. Scoprii un giocatore bravissimo nei movimenti. Con la sua forza atletica può essere devastante. E’ l’erede di Lukaku. E’ giovane e ha enormi margini di miglioramento”

Luca Toni, diventato uno degli opinionisti di Prime Video, ha parlato sia di Osimhen che del Napoli: “Nella squadra di Spalletti, Osimhen mi sembra quello che fa la differenza più di tutti. Spacca le difese perché ha profondità e gambe. E poi fisicamente è molto forte e nell’area avversaria sa farsi rispettare. E’ un campionato molto aperto, credo che si deciderà tutto all’ultimo mese e a quel punto vincerà la squadra mentalmente più pronta e questa potrebbe essere il Napoli di Spalletti che ha dato forza e consapevolezza, oggi se la giocano per vincere lo scudetto”.

Alessandro Costacurta ha parlato del Napoli che quest’anno sta convincendo tutti: “la cosa che mi piace di più della squadra è la difesa. Koulinaly e Rrahmani hanno trovato la quadra perfetta. Perché è sicuramente vero che qualsiasi difensore accanto a Koulibaly farebbe bella figura, ma con Rrahmani si compensano alla grande. Mi piace la coppia perché si aiutano. Si vede che adesso che i due centrali del Napoli si muovono in sintonia. Il Napoli sta dimostrando di avere un’organizzazione difensiva molto buona e in più in generale la migliore organizzazione di squadra del campionato. Stimo Luciano Spalletti da anni. quando giocavo contro le sue squadre ci sembrava sempre di essere circondati dagli indiani perché ti potevano far male da ogni posizione. E’ vero che ora con Osinhen ha un punto di riferimento, ma le frecce nel suo arco sono infinite.”

Marco Azzi, giornalista di Repubblica evidenzia i dati di Napoli e Milan e dice: “Lo scudetto di quest’anno lo meriterebbe il Milan, ma è il Napoli la squadra con più numero”.

Beppe Bergomi, ex capitano dell’Inter e oggi opinionista Sky detto ai microfoni dell’emittente satellitare riguardo la possibilità per il Napoli di vincere lo scudetto: “Ho sempre pronosticato Napoli per lo scudetto perché mi piace come è stata costruita la squadra, perché ha giocatori funzionali, perché ha due giocatori per ruolo e soprattutto in mezzo al campo ha qualità e forza. Il Napoli può anche alternare sistemi di gioco. Poi è vero: averlo o non averlo, Osimhen fa tutta la differenza. Penso dall’inizio dell’anno che il Napoli possa vincere lo scudetto, poi se non vince, il mio resterà solo un pronostico”.

Alla domanda “Chi vincerà lo scudetto?” un tifoso del Napolici ha risposto: “Fino alla fine del campionato saranno quattro le squadre a competere: Milan, Inter, Napoli e Juventus ma alla fine vincerà sempre la Juventus…”

(Aprile 2022)

IL NAPOLI DELUDE

CAMPIONATO DI CALCIO 2021-2022

IL NAPOLI DELUDE CLAMOROSAMENTE

 

di Luigi Rezzuti

 

Per il Calcio Napoli la speranza di vincere lo scudetto e miseramente fallita.

Ha sbagliato Spalletti con i cambi effettuati nelle ultime partite, hanno sbagliato i calciatori sottovalutando gli avversari, ha sbagliato il presidente, Aurelio De Laurentiis, nel gestire questa stagione?

Certo è e rimane un mistero, sono ormai diversi anni che la squadra perde l’occasione sia di vincere lo scudetto che classificarsi per la Champions League.

Finalmente, quest’anno, almeno questo traguardo è stato conquistato, ma la mancata conquista dello scudetto è stata una grossa delusione per i tifosi napoletani e non solo.

Adesso Spalletti e la squadra potranno gustarsi il ritorno in Champions League, mentre il presidente con i soldi che incasserà risistema i conti societari.

Aurelio De Laurentiis ha dichiarato che quest’anno tutti i calciatori sono cedibili se arrivano delle offerte, infatti si punta di incassare 200/250 milioni di euro con le eventuali cessioni di Osimhen, Fabian Ruiz, Zenlinski e Koulibaly.

Il Barcellona ha ricontattato l’agente di Koulibaly perché vuole il difensore centrale del Napoli.

La società blaugrana avrebbe chiesto al suo procuratore di temporeggiare sull’offerta.

Si parla di un nuovo contatto che ci sarebbe stato tra il Barcellona e l’agente di Kalidou Koulibaly.

Il club blaugrana avrebbe chiesto al procuratore un po' di pazienza e d non muoversi ancora con il Napoli in merito all’offerta di rinnovo che ha sul tavolo.

I catalani sarebbero infatti sempre interessati al difensore africano, il cui contratto scade nel 2023.

L’allenatore del Barcellona considererebbe Koulibaly il rinforzo ideale per la squadra.

Sono molto apprezzate alcune sue qualità: la velocità, la capacità di anticipare l’avversario diretto e la partenza.

Sarebbe insomma il sostituto perfetto per Gerard Piquè che dovrebbe giocare al più un’altra sola stagione.

Al Barcellona si starebbero sfregando le mani all’idea di un tandem offensivo formato da Araujo e Koulibaly, inj grado di fare da titolari per i prossimi cinque anni.

L’allenatore verrebbe così accontentato in questo reparto, con due coppie di qualità.

Nonostante tra un anno Koulibaly vada in scadenza, il Napoli di De Laurentiis non sarebbe disposto a scendere sotto i 40 milioni di euro per il giocatore, e non vorrebbe contropartite tecniche per rendere più conveniente l’operazione.

Il Napoli della prossima stagione (2022-2023) avrà sicuramente dei volti nuovi e nel frattempo ha riscattato Anguissa per 15 milioni di euro dal Fulham e acquistato Kvara Kvaratskhelia.

E’stato lo stesso presidente, Aurelio De Laurentiis, a ufficializzare il suo acquisto: “Spero di aver fatto un colpaccio, è un calciatore del Napoli a tutti gli effetti”

Viene soprannominato il Messi georgiano, ecco tutti i numeri e le curiosità del primo rinforzo del mercato azzurro e futura stella del Napoli “022-2023.

Per chi lo conosce bene, il repertorio di Kvara sembra non avere fine: tra finte, tunnel, colpi di tacco, acrobazie, conclusioni a giro e di grande potenza, può giocare sia da trequartista che da attaccante esterno, un 21 enne che ha stregato tutti.

Dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, si è svincolato dal Rubi Kazan, come permesso dalla Fifa, per tornare temporaneamente nella sua Georgia.

Kvaratsheliasua è un attaccante esterno, si sposerebbe bene con il 4-2-3-1 e il 4-3-3 di Spalletti.

Salta il terzino e sterza verso l’area di rigore, sfrutta rapidità e agilità, difende bene il pallone, ha muscoli e resistenza.

Non è un fantasista che si accende solo quando entra nel vivo dell’azione.

E’ un destro naturale, ma preferisce muoversi sulla fascia sinistra con cambi di direzione e scatto, è abituato a sacrificarsi, a fare pressing sui difensori.

Il Napoli lo ha pagato per una cifra che si aggira intorno ai dieci milioni di euro (con un milione di bonus), guadagnerà un milione e mezzo per il prossimo quinquennale.

Il dettaglio più complicato senza dubbio è il cognome: la pronuncia corretta è “Cuarascelia”.

Ha cominciato a giocare nel vivaio della Dinamo Tbilisi: quattro partite e un gol nel 2017.

Una crescita costante che aveva richiamato anche l’interesse del Liverpool e del Siviglia.

Nel 2018, poi, il passaggio al Rustavi: tre gol e tre assist nella serie B georgiana.

All’inizio di febbraio del 2019 firma con la Lokomotiv Mosca, in estate, però, cambia ancora e approda al Rubin Kazan di Roman Sharonov e Leonid Slutski: nove gol e diciotto assiste in due anni e mezzo.

Nel 2021 è stato eletto miglior giovane del campionato russo della Premier-liga.

Intanto Cristiano Giuntoli addetto agli acquisti e cessioni dei calciatori del Napoli è sempre in cerca di un terzino sinistro e si è catapultato sul giocatore del Bologna, Hickey, classe 2002.

Secondo lo Scottish Daily Express, la trattativa tra i due club sarebbe aperta.

Tutti vogliono Hickey, il giovane terzino sinistro scozzese del Bologna, il Napoli ha offerto 21 milioni di euro ma è anche nelle mire di Juventus, Milan e fiorentina in Italia (con ammiratori anche in Premier League, Newcastle e Brentford su tutte).

Lo scozzese andrebbe a prendere il posto di Mario Rui, destinato a lasciare Napoli al termine della stagione.

(Maggio 2022)

IL MONDO DELLO SPORT

IL MONDO DELLO SPORT CONTRO LA GUERRA

 

di Luigi Rezzuti

 


Il mondo dello sport prende sempre più le distanze dalla Russia, dopo la drammatica aggressione militare all’Ucraina tuttora in corso.

Dal calcio, al Judo, dagli sport invernali, al tennis, da giorni è un continuo prendere posizione contro la politica del presidente Vladimir Putin.

Proprio l’uomo che ha sempre utilizzato lo sport come strumento di propaganda, si è visto privare di una delle cariche di cui andava fiero.

La Federazione Internazionale di Judo lo ha infatti privato della presidenza onoraria.

Ma anche il mondo del calcio si sta dimostrando compatto contro la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina.

Dopo la presa di posizione della Uefa che ha tolto la finale di Champions League a San Pietroburgo, è arrivato quella di Polonia e Svezia che hanno annunciato di non voler giocare contro la Russia nei playoff per i Mondiali in Qatar, e anche la Repubblica Ceca, raccogliendo l’invito lanciato dall’ex calciatore Pavel Nedved, ha incaricato il suo presidente di negoziare con Uefa e Fifa sulla decisione del Comitato Esecutivo di non giocare una possibile partita contro la Russia.

Ancora più dura la presa di posizione della Francia, pronta a chiedere alla Fifa di escludere la Russia dai Mondiali.

Anche se non si è ancora esposta a livello di Federazione, in Regno Unito la questione russa è molto sentita con la politica che ha chiesto di prendere provvedimenti contro il proprietario della squadra di calcio del Chelsea,

il magnate russo si è sentito accerchiato e alla fine ha annunciato la clamorosa decisione di lasciare la guida del club.

Anche lo sport italiano si sta mobilitando al fianco del popolo ucraino, il presidente della Federnuoto ha incontrato l’ambasciatore d’Ucraina a Roma dicendo che sono pronti ad ospitare, al centro federale di Ostia i nuotatori ucraini che a causa della guerra sono impossibilitati a proseguire le attività di preparazione in vista degli impegni internazionali.

Nella serie C di calcio, il Potenza ha deciso di devolvere l’intero incasso della partita contro la Paganese, alle popolazioni ucraine colpite dalla guerra.

Con il ricavato saranno acquistati beni di prima necessità (soprattutto derrate alimentari e farmaci) da consegnare alle tante persone che in questo momento stanno vivendo una situazione drammatica.

Il sindaco di Pesaro ha annunciato sui social che non concederà il palazzetto dello sport al Cska Mosca per le partite di Eurolega.

La guerra che la Russia ha dichiarato all’Ucraina ha sconvolto il mondo intero e sono state tante le reazioni del mondo sportivo e non solo all’invasione delle truppe russe in Ucraina.

La Uefa e F1, che hanno spostato la finale di Champions League e annullato il GP di Sochi.

Sempre nelle scorse ore è arrivata la decisione della Polonia, che dovrebbe giocare a Mosca il 24 marzo nella semifinale dello spareggio per Qatar 2022 e ha fatto sapere che non giocherà contro la Russia.

Lo stesso ha fatto la Svezia, che avrebbe potuto affrontare i russi dopo l’atra semifinale contro la Repubblica Ceca.

Come prevedibile è arrivata anche la nota ufficiale della Federazione Ceca, che si è unita alle altre due selezioni nella protesta contro l’invasione russa all’Ucraina: “La nazionale ceca non giocherà in nessun caso, nemmeno in campo neutro, una possibile partita contro la Russia negli spareggi di Coppa del Mondo. Vogliamo tutti che la guerra finisca il prima possibile”.

Anche il Calcio Napoli lancia un messaggio di pace per la guerra in Ucraina: “Fermate la guerra” è il messaggio che arriva dai giocatori del Napoli che dicono: “Stop the war” nelle loro lingue.

Dal belga di Mertens, all’italiano di Insigne e Spalletti, passando per il polacco di Zielinsky, slovacco di Lobotka, il portoghese di Mario Rui, lo spagnolo di Fabian Ruiz, il Kosovaro di Rrahmani, il tedesco di Demme e l’inglese di Osimhen.

Idealmente il Napoli fa un giro del mondo e si schiera contro qualsiasi conflitto.

Il messaggio dei calciatori della società azzurra contro la guerra è un segnale forte, importante, perché anche lo sport può e deve fare la sua parte, perché la guerra è qualcosa da ripudiare sempre e comunque.

La guerra in Ucraina è qualcosa di atroce, di assurdo, così la SSCN prende posizione: “Viviamo un momento pericoloso e drammatico e noi con tutto il nostro seguito dobbiamo lanciare un messaggio di pace. Può servire ad alimentare la consapevolezza di quanto stia accadendo, nella speranza che nel male trionfi presto il bene”.

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis ha voluto fare qualcosa di concreto per aiutare i profughi ucraini, così ha rinunciato ad indossare la maglia Maradona Game Special Edition rossa che andrà all’asta.

I calciatori del Napoli e del Milan, indosseranno la maglia azzurra, mentre il ricavato dell’asta andrà in favore di una onlus che aiuta i profughi che provengono dalla guerra in Ucraina.

Ma per fermare la guerra c’è bisogno del sostegno di tutti, di ogni singola persona che lotta per la pace.

C’è bisogno di unirsi e di marciare tutti uniti per far sentire la propria voce.

(Marzo 2022)

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