NEWS

UNA TRANQUILLA GIORNATA   di Luigi Rezzuti   La Pasqua è ormai passata da qualche mese. Sono seduto davanti al computer e cerco di scrivere un...
continua...
Il “Serraglio” del Vomero   di Antonio La Gala   A Napoli la parola “Serraglio” rievoca l’Albergo dei Poveri di piazza Carlo III perché, per un...
continua...
Vezzi di artisti   di Antonio La Gala     Qui non intendiamo demitizzare figure di artisti; vogliamo soltanto presentare piccole curiosità che ci...
continua...
Giuseppe Cicala Uomo non comune e poeta “speciale”   di Romano Rizzo   Giuseppe Cicala è stato un uomo dai molteplici interessi che ha trovato il...
continua...
“RESISTENZE”   di Sergio Zazzera   Ricorre oggi, 28 settembre, mentre scrivo queste righe, il 79° anniversario dell’inizio delle Quattro Giornate di...
continua...
CASO SCOMMESSE   di Luigi Rezzuti   Calciopoli non è mai finita e guarda caso ogni volta che viene fuori un illecito sportivo c’è sempre,...
continua...
PROCIDA MARINARA   (Aprile 2022)
continua...
Parlanno ’e poesia   di Romano Rizzo   Nando Clemente  Nando Clemente, degno continuatore della poesia classica napoletana, è stato un uomo dotato di...
continua...
CALCIOMERCATO ESTIVO   di Luigi Rezzuti   Prima di iniziare il calciomercato estivo il presidente Aurelio De Laurentiis doveva scegliere il nuovo...
continua...
E' IL TEATRO, BELLEZZA!       (Maggio 2022)
continua...

I marittimi tornino a casa. Restiamo umani

 

Riceviamo dall’assessore del Comune di Procida, Rossella Lauro, e pubblichiamo il seguente comunicato:

 

La nave Diadema della società Costa naviga nei mari della penisola in cerca di un porto da ormeggiare con i suoi 1200 membri di equipaggio.

- Inammissibile che il Governo non si adoperi per mettere in sicurezza questi lavoratori del mare, che lavorano lontani dalle proprie famiglie - protesta duramente l’amministrazione comunale di Procida - abbiamo un marittimo nostro concittadino a bordo, ma la questione riguarda tutti i marittimi coinvolti - Stiamo facendo squadra con le altre amministrazioni che hanno concittadini membri dell'equipaggio. Faremo di tutto per riportarli a casa. Altre navi – in giro per i mari del mondo – attendono di potersi fermare per far rientrare il personale di bordo alle proprie case.

Per tutti questi uomini e donne esponiamo alle nostre finestre, balconi, terrazze o portoni un drappo bianco.

In tanti faremo più rumore, perché “Siamo tutti sulla stessa barca” e nessuno deve essere lasciato indietro e solo.

(Marzo 2020)

BilerChildrenLeg og SpilAutobranchen