NEWS

IN AUMENTO I DISTURBI ALIMENTARI   15 marzo: Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata ai Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione   di...
continua...
I CAMPI FLEGREI TREMANO   di Luigi Rezzuti   Negli ultimi mesi le scosse di bradisismo sono in aumento e preoccupano la popolazione residente....
continua...
Guglielmo Chianese, in arte Sergio Bruni   di Luigi Rezzuti   Sergio Bruni nasce a Villaricca il 15 settembre del 1921 e muore il 22 giugno del 2003,...
continua...
Il “Parco Marcolini”   di Antonio La Gala   La vasta area vomerese attorno alle attuali vie Luigia Sanfelice, Toma e Palizzi, in passato veniva...
continua...
PROCIDA MARINARA   La speranza dell’isola di primeggiare sui mari dell’intero universo nell’edizione riveduta e aggiornata di Procida Marinara, scritto...
continua...
Il traìno   di Antonio La Gala   Fra i mezzi di trasporto collettivi, trainati da cavalli, che circolavano a Napoli e nei suoi dintorni nei secoli...
continua...
La D’Ovidio Nicolardi fa il pieno all’open day   di Annamaria Riccio   Grande affluenza di genitori e studenti che, in una piovosa mattinata di...
continua...
ALIMENTAZIONE AL FEMMINILE E’ il titolo del libro scritto dalla nutrizionista Laura Coluccio. Un inciso su alcune delle patologie e dei disturbi che...
continua...
GLI ILLECITI DELLA “SIGNORA”   di Luigi Rezzuti   A partire dal processo di calciopoli dove la Juventus se la cavò con una retrocessione in Serie B,...
continua...
CALCIOMERCATO ESTIVO   di Luigi Rezzuti   Ci siamo! Il calciomercato estivo di serie A 2023-2024 si è ufficialmente chiuso. Ogni club di A ha cercato...
continua...

Un pittore randagio: Luigi Brancaccio.

 

di Antonio La Gala

 

Luigi Brancaccio(1861-1920) non va confuso con i noti artisti suoi omonimi, Carlo Brancaccio e Giovanni Brancaccio.


Lo incontriamo in palazzo Donn'Anna, quando vi spadroneggiava il pittore Gaetano Esposito (1858-1911), che era solito allontanare, con modi bruschi e decisi, gli altri pittori, appena si avvicinavano alla cadente costruzione e cominciavano ad aprire un cavalletto per ritrarla. A Luigi Brancaccio, insolitamente, Esposito concesse addirittura di dimorarvi.

A differenza di Esposito, che si affacciava sul mare per trarre motivi d'ispirazione pittorica, conversando spesso con pescatori che passavano da quelle parti con le loro barche, il Brancaccio, pittore di talento, ma schivo, misantropo ed indolente, trascorreva le sue giornate pescando nelle grotte del palazzo, ricche di scogli e verdeggianti di alghe marine. 

Molle e indolente, anche nell'andatura, dai gesti lenti, dall'espressione dello sguardo assente e dal parlare monotono, alloggiava in un camerone, a livello del cortile di accesso, zeppo di quadri e cianfrusaglie di ogni genere, mescolati in una confusione indescrivibile. Raccattava di tutto: scatolame di latta, ferri da cavallo, ciabatte, chiodi arrugginiti. Dal soffitto del camerone pendeva anche lo scafo di una imbarcazione.

Solo ed appartato, si arrangiava a mangiare alla men peggio. Consumava per lo più legumi, che conservava in una scatola di latta e che cucinava senza condimento.

Usciva di tanto in tanto, ma solo per andare a trovare la vecchia madre.

Stilisticamente mosse i suoi primi passi sotto la guida di Vincenzo Volpe. Per ingenua ignoranza, si cimentava in continue sperimentazioni di tecniche della pittura, già esplorate abbondantemente da altri, illudendosi spesso di aver fatto grandi scoperte.

Sperimentò anche la fotografia, riempiendo il suo camerone di macchine fotografiche, obbiettivi, bacinelle e tutto quanto serviva, assieme a binocoli e cannocchiali.

Fra i suoi quadri spiccavano paesaggi, studi di alberi, effetti di pioggia, macchie di sole, che rivelano un disegnatore attento e un pittore di gusto.

Quando, assieme a Gaetano Esposito, fu sloggiato da palazzo Don'Anna, finì con il vagare fra Posillipo e il Vomero, talvolta ospite nella casa vomerese del pittore Giuseppe Casciaro.

Qui conobbe una distinta signorina, istitutrice delle figlie di Casciaro, che sposò e da cui ebbe un figlio.

Dopo un periodo di vita familiare, anche felice, un giorno prevalse in lui lo spirito errabondo, che lo indusse ad abbandonare moglie e figlio, per tornare a menare vita randagia.

Pare che finisse i suoi giorni a San Gennaro dei Poveri.

(Aprile 2021)

BilerChildrenLeg og SpilAutobranchen