Chiude il complesso Damiani
di Luigi Rezzuti
A Pozzuoli, il mitico Club dei Damiani ha chiuso i battenti. Un triste segno un po' per tutti, sia per i giovani che per i diversamente anziani.
Chi, fra i giovani, non ricorda i tuffi in piscine, alimentate da una sorgente naturale di acqua termale, le piste di pattinaggio, il campo di pallavolo, di pallacanestro, di calcetto, i quattro campi da tennis e la discoteca?
E, fra i diversamente giovani, chi può dimenticare gli impianti termali, i concerti, le serate in musica, il piano bar, il ristorante-pizzeria, i balli a luci soffuse, gli amori sbocciati al chiaro di luna, sotto le stelle?
I Damiani hanno segnato la storia del tempo libero, fin dagli anni ’50. Nel 1934 la famiglia Damiani acquistò questo vasto appezzamento di terra per realizzare un’attività agricola e andarvi ad abitare.
Successivamente i due fratelli, Enzo e Lucio, organizzarono delle feste da ballo tra amici e così nacque l’idea di formare il Circolo degli amici, Poi, negli anni, il circolo diventa un’impresa, nasce un ristorante e si festeggiano matrimoni e cerimonie varie.
Purtroppo, a partire dagli anni ’80, prima per il bradisismo, poi per il sorgere di tante piccole trattorie, muta pian piano il volto del locale dei Damiani, che accusa il colpo della concorrenza spicciola.
La chiusura dei Damiani, quest’estate, ha avuto un sapore amaro e non è solo colpa del bradisismo, del Covid e della piccola concorrenza. Nel novembre scorso è mancato Enzo Damiani e nel 2007 Lucio, i due fratelli che sono stati il motore di questa struttura.
Ho frequentato il mitico complesso dei Damiani per oltre 55 anni. Da giovane non perdevo un fine settimana. Elemento tipico del locale erano “i balli della mattonella”, che permettevano alla ragazza di turno di valutare le proposte che venivano avanzate, mentre, stretti, stretti, guancia a guancia, si seguivano le note musicali.
Negli ultimi tempi ho continuato a frequentare il complesso ma unicamente attratto dalla piscina termale, capace, in egual misura, di farmi rilassare e di lenire gli acciacchi di una giovinezza, che ormai confina con la vecchiaia.
L’augurio, la speranza di noi tutti è che il mitico club riapra i battenti per far rivivere, sia ai giovani che ai diversamente anziani, quei dolci ricordi di un tempo.
(Settembre 2021)